E45 interrotta, il prof escogita le lezioni a distanza

La soluzione per i ragazzi che frequentano gli istituti al di là del blocco

Lezioni a distanza

Lezioni a distanza

Cesena, 25 gennaio 2019 - Nevica ancora quando otto temerari studenti varcano la soglia della scuola media Valgimigli di Bagno di Romagna per provare le lezioni a distanza. Sono i ragazzi dell’Alto Savio che frequentano le prime e seconde del liceo artistico Giovagnoli e dell’istituto professionale Buitoni di San Sepolcro, che da una settimana associano la scuola alla parola inferno. Dopo la chiusura dell’E45, il tragitto è diventato scomodo e il convitto una scelta estrema.

Così il sindaco Marco Baccini si è attivato per permettere ai ragazzi di seguire le lezioni via web. Il primo studente si presenta alle 8,10 e con l’assessore Enrico Spighi prova a collegarsi con i propri compagni e il professore, a 60 chilometri di distanza. Alle 8,30 all’appello mancano 4 studenti. Ognuno prende posto nell’aula di informatica e riceve in dotazione un tablet per creare il proprio account.

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DOPO gli iniziali problemi tecnologici ecco comparire sullo schermo la faccia di un prof: «Mi sentite? Mi vedete?», chiede dall’altra parte. In aula scrosciano le risate. Finalmente Antonio, cuffie alle orecchie, può iniziare a seguire la lezione. Dopo poco riesce a collegarsi anche il suo vicino di banco, ma qualcosa non va, vede solo se stesso. Tempo di smanettare un po’ – d’altronde questi sono i nativi digitali – e tutto si sistema. Alle 9,10 gli otto sono collegati ognuno con la propria aula e la lavagna interattiva. Le voci si sovrappongono, qualcuno fa matematica, altri diritto. Non manca chi sbircia lo smartphone, tanto non può essere visto.

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«L’esperimento è riuscito – esclama il sindaco -. Domani (oggi per chi legge, ndr) in Comune iniziano anche gli altri cinque ragazzi dell’istituto alberghiero». All’intervallo Alissa, che frequenta la seconda liceo, racconta: «È andata bene, però non è come essere a scuola. Mi mancano i miei compagni». Anche Desiree è soddisfatta, nonostante ogni tanto salti l’audio. Valentina è dello stesso parere: «Vivo ad Alfero quindi già mi devo spostare per venire qui, figuriamoci percorrere la vecchia Tiberina con la neve». La dirigente reggente della scuola secondaria di primo grado, Lorenza Prati, spiega che ha accettato di mettere a disposizione la strumentazione. «Questa aula ci serve – ammette –, ma di fronte all’emergenza non potevamo tirarci indietro».