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Cronaca

Ecco i ‘Mask’ il lato riflessivo tra rap e pop

Il duo formato da Giulio Battistini e Lorenzo Pasolini ha pubblicato il primo disco dal titolo ‘Sol minore’ .

Ecco i ‘Mask’ il lato riflessivo tra rap e pop

Ecco i ‘Mask’ il lato riflessivo tra rap e pop

Staccarsi dalle tendenze del momento per riscoprire il valore e il peso delle parole. È questo lo spirito che muove i ‘Mask’, giovane duo cesenate che mescola sonorità rap e pop. Il gruppo, formato da Giulio Battistini e Lorenzo Pasolini, ha pubblicato l’ep ‘Sol Minore’. Il disco contiene tre tracce legate da un filo conduttore che immerge l’ascoltatore in un unico viaggio emotivo, dalle paranoie notturne ai sogni, dal terrore del tempo sprecato al valore delle relazioni. Il disco è disponibile su tutte le piattaforme online.

Mask, come nasce il vostro gruppo?

"Ci siamo conosciuti durante gli anni del covid. All’epoca non si poteva fare granché, infatti abbiamo stretto amicizia sui campi di calcetto. Il nostro progetto, però, ha cominciato a prendere forma lo scorso anno, quando durante una festa siamo finiti per caso a cantare un brano. Da lì, in neanche una settimana, abbiamo cominciato a scrivere i nostri primi pezzi".

Vi siete trovati subito in sintonia a livello musicale?

"Sì, anche se veniamo da ascolti e influenze differenti. Giulio è più vicino al mondo dell’hip hop, nudo e credo, mentre Lorenzo si avvicina al cantato melodico. La nostra idea è quella di allontanarci dal trend del marketing musicale odierno. Non puntiamo a testi aggressivi e plateali, ma a liriche riflessive e stimolanti".

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

"Lorenzo è un grande fan di Thasup, che mescola sonorità orecchiabili a sperimentazioni vocali, senza dimenticare che è anche il produttore dei suoi arrangiamenti. Per Giulio, invece, l’ispirazione arriva dall’Emis Killa più serio e impegnato, capace di parlare di temi importanti".

Da dove arriva il titolo del vostro ep, ‘Sol minore’?

"Le tre canzoni del disco sono state scritte nella stessa tonalità, che si basa sull’omonima nota che dà il nome al disco. L’idea era quella di realizzare una sorta di viaggio sonoro, raccontando le problematiche e i temi d’attualità degli adolescenti di oggi".

C’è un pezzo a cui siete più legati?

"Il nostro brano preferito è ‘Di notte’, che è una delle prime canzoni che abbiamo scritto. Nel testo raccontiamo sentimenti e legami in maniera profonda, attraverso i pensieri notturni, che portano ansie, insicurezze e dubbi rispetto al nostro rapporto con le altre persone".

Qual è la vostra ambizione? "L’idea è quella di cominciare a esibirci dal vivo con una maggiore regolarità, per trasmettere le nostre canzoni a sempre più persone. Nei prossimi mesi, invece, pubblicheremo altri quattro pezzi in rapida successione, in vista di un’estate che sarà piena di musica. L’obiettivo, però, è di instaurare rapporti di collaborazione con persone che lavorano nel mondo della produzione musicale, per iniziare a fare le cose sul serio".