"Energia dall’eolico offshore, senza paura"

Legambiente sposa i nuovi progetti di impianti al largo della Riviera: "Così taglieremo le emissioni e avremo bollette più leggere"

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di Giacomo Mascellani

"Per produrre energia dobbiamo costruire dei parchi eolici in alto mare, al fine di sfruttare la grande risorsa naturale e rinnovabile rappresentata dal vento". È questo uno dei messaggi più significativi lanciati ieri al Museo della Marineria di Cesenatico, dove ha fatto tappa il tour di Goletta Verde di Legambiente, giunto alla 36esima edizione. La campagna estiva di Legambiente in difesa delle acque e delle coste italiane, esce dalla questione della sola qualità delle acque, per affrontare i temi della biodiversità, aree marine protette ed appunto l’eolico offshore. Al Forum del mare sulle prospettive per l’energia pulita nell’Adriatico del futuro, sono intervenuti il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, Daniela Moderini e Giovanni Selano di Energia Wind 2020 per il progetto del Parco eolico antistante la costa tra Rimini e Cattolica; Nicolò Lontani di Agnes per il progetto che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante e di un impianto eolico nel tratto di mare antistante la costa della provincia di Ravenna; Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club in collegamento web, Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea, Massimo Serafini dell’ufficio energia di Legambiente e Francesco Occhipinti di Legambiente Emilia-Romagna. L’emergenza climatica, le guerre, il caro energia e l’impennata dei prezzi, obbligano tutti a ripensare subito il nostro sistema energetico.

Su questo tema Occhipinti è intervenuto portando proposte e priorità: "Dobbiamo gradualmente abbandonare le fonti fossili, quindi gas, carbone e petrolio, a favore delle fonti rinnovabili che saranno indispensabili per rispettare gli impegni assunti dall’Italia e diventare ad emissioni zero entro il 2050. Con eolico e solare, le fonti più promettenti nel nostro Paese, taglieremo le emissioni di anidride carbonica, avremo bollette meno salate e saremo indipendenza dalle fonti fossili. In Italia abbiamo già 5mila impianti eolici e 890mila solari fotovoltaici. Tuttavia il grande potenziale arriva dall’eolico a largo dei nostri mari dove i venti sono più costanti e forti, ma noi non lo abbiamo ancora sfruttato. Ad oggi abbiamo un solo impianto attivo in mare, a Taranto, e ci sono voluti ben 14 anni per costruirlo. Non va bene, dobbiamo fare in fretta. Con gli impianti eolici offshore ad altissima tecnologia e dall’impatto ambientale ridotto, potremmo produrre una enorme quantità di energia pulita, consentendoci di centrare gli obiettivi climatici del 2030. Vogliamo coinvolgere i territori interessati e smentire le fake news sull’eolico off-shore, perché questi parchi in alto mare non sono impattanti, anzi, diventeranno un’attrazione turistica". Con i progetti eolico off shore nelle acque delle province di Ravenna e Rimini, si riuscirebbe a produrre energia per soddisfare le esigenze di 1 milione e 200mila famiglie, quindi i benefici sarebbero notevoli. Per portare avanti questi piani, Legambiente vuole superare i problemi dell’impatto visivo e paesaggistico che sino ad ora rappresentano il freno a mano.