PAOLO MORELLI
Cronaca

"False cessioni di calciatori con l’Ac Cesena"

Il processo per la bancarotta dell’Associazione Calcio Cesena, fallita nell’agosto 2018, si avvia verso la conclusione dopo più di due...

L’ex presidente del Chievo Luca Campedelli è imputato anche nel processo per la bancarotta dell’Ac Cesena

L’ex presidente del Chievo Luca Campedelli è imputato anche nel processo per la bancarotta dell’Ac Cesena

Il processo per la bancarotta dell’Associazione Calcio Cesena, fallita nell’agosto 2018, si avvia verso la conclusione dopo più di due anni di udienze (la sentenza è prevista l’8 luglio). L’attenzione si sposta a Verona, dove aveva sede il Chievo, società che molti anni fa era indicata come modello di gestione oculata e poi fu trascinata nel gorgo delle plusvalenze con scambi per valori esorbitanti di giovani calciatori che in realtà restavano dov’erano, inconsapevoli di essere stati valutati milioni di euro quando guadagnavano un migliaio di euro al mese, se andava bene. Il dissesto del Chievo ha poi portato al fallimento anche l’azienda dolciaria Paluani, che ne era proprietaria. Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pubblico ministero Francesca Rago, le plusvalenze fittizie servivano sia all’Ac Cesena che al Chievo per gonfiare i bilanci e raggiungere i parametri necessari a continuare l’attività perché l’incasso (fittizio) contribuiva totalmente a innalzare le entrate, mentre il costo (fittizio) dell’acquisto veniva spalmato su più anni nelle uscite. In tal modo, però, per mantenere l’equilibrio del bilanci, ogni anno bisognava aumentare il valore delle plusvalenze e presto si arrivava a livelli insostenibili. Così l’Ac Cesena fallì nel 2018 e il Chievo (l’asse tra le due società era tra i più utilizzati per creare plusvalenze fittizie) ha fatto la stessa sorte nel 2021. Così l’allora presidente del Chievo Luca Campedelli (nessuna parentela con l’ex presidente bianconero Igor Campedelli, uscito dal processo con un patteggiamento) è tra gli imputati del processo per il crac dell’Ac Cesena ed è stato presente a quasi tutte le udienze. Particolare che salta agli occhi: sia a Cesena che a Verona dalle ceneri delle società fallite sono nate realtà ripartite nei campionati minori.

Contemporaneamente alle udienze del processo che si svolge in tribunale a Forlì, a Verona si sviluppavano le indagini sulla bancarotta del Chievo; alla conclusione la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta dell’ex presidente e amministratore unico Luca Campedelli. Secondo l’accusa avrebbe realizzato plusvalenze fittizie per 35 milioni di euro scambiando giovani calciatori con l’Ac Cesena e col Carpi, dissimulando in tal modo lo stato di dissesto della società, e avrebbe distratto per benefici personali 200.000 euro. Inoltre, in parallelo con quel che succedeva a Cesena, il Chievo non avrebbe versato oneri tributari e previdenziali per 34 milioni di euro. Queste irregolarità portarono anche a un processo sportivo che si concluse con una penalizzazione per il Chievo e la retrocessione in serie B.