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Cronaca

Flamenco solidale contro le dipendenze

Venerdì 6 giugno al Bonci andrà in scena ’Addictus’: il ricavato sarà destinato al centro diurno ’La Meridiana’ che accoglie giovani

Gli organizzaori dello spettacolo di flamenco in programma il 6 giugno

Gli organizzaori dello spettacolo di flamenco in programma il 6 giugno

di Raffaella CandoliLa danza flamenca, con la sua forza espressiva e il suo radicamento nella sofferenza e nella passione umana, diventa un mezzo potentissimo per raccontare gli effetti e l’incidenza sociale delle dipendenze patologiche, ma anche la forza del riscatto e della rinascita. Nasce con questi intenti "Addictus" Il peso della dipendenza, il rischio della perdita, spettacolo che andrà in scena, a scopo benefico, venerdì 6 giugno, alle 21, al Bonci. Il ricavato sarà destinato all’ allestimento degli ambienti di cura e accoglienza per adolescenti in situazione di disagio del centro diurno "La Meridiana" che fa capo all’unità operativa dipendenze patologiche di Cesena e che accoglie giovani dai 14 ai 25 anni in situazioni di disagio psicologico. Droga, alcol, social network, gioco d’azzardo, relazioni affettive morbose o violente sono raccontate sulla scena non solo come sofferenza personale, ma come battaglia universale per ritrovare libertà, dignità e speranza. Ideata e diretta da Mahoú de Castilla, ballerino e coreografo di fama internazionale, direttore del Centro de Arte Flamenco dello Studio 524, la performance vede la partecipazione di una 70ina di danzatrici e danzatori che riproducono scene di vita a rischio; ad accompagnare i vari quadri, il cantante José Salguero, Giulio Cantore alla chitarra e Stefano Fabbri al cajòn (percussioni)."La Meridiana – spiega Michele Sanza, direttore Uo Dipendenze Patologiche Forlì-Cesena dell’Ausl Romagna -, che sarà inaugurato in ottobre in coincidenza con la ‘Settimana della salute mentale’, negli anni ha cambiato le proprie finalità e, attraverso una serie di trasformazioni anche strutturali oggi si dedica ad adolescenti e giovani adulti le cui strade si incrociano su vari aspetti di autolesionismo". "Rendere più accoglienti con arredi, colori, suppellettili, sale dedicate La Meridiana – aggiunge Gianluca Farfaneti che del Centro è il direttore, oltre che responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia Forlì-Cesena-, significa rendere accogliente un luogo che ha finalità cliniche, educative e anche ricreative e mettere in relazione che vive in ritiro sociale. Contribuiscono le attività di falegnameria, del laboratorio di ceramica, la cura del giardino, la costruenda aula di multimedialità". "La Meridiana, spazio che è stato concesso dal Comune, e il suo progetto ‘Oltre il Giardino’ – aggiungono gli assessori Carmelina Labruzzo e Camillo Acerbi -, servono a radicare il Centro a a metterlo in comunicazione col Quartiere Cervese Sud, già coinvolto attraverso gli alunni della scuola Anna Frank, col cinema d’estate, la presentazione di libri e le letture per i bambini, in modo che la rete sociale diventi forte e protettiva e al disagio si risponda con l’accoglienza".