Fo e Grassi, una storia d’arte e d’amicizia

Da sabato in mostra a Cesenatico oltre 70 opere del Premio Nobel tratte dalla collezione della famiglia del pioniere del turismo

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C’è una casa in riviera dove sono custodite delle opere inedite e originali del Premio Nobel Dario Fo. È la collezione della famiglia Grassi dell’indimenticabile "inventore" del turismo Primo Grassi, dove l’attore e artista milanese divenuto famoso in tutto il mondo nel 1997 per aver vinto appunto il Premio Nobel anche grazie all’opera "Mistero Buffo", che al pari di altre ideata e scritta a Cesenatico. Dario e Primo divennero amici quando erano giovani, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ‘60. Erano gli anni in cui Primo Grassi inaugurava il grattacielo, la torre più alta di tutto l’Adriatico, e il primo Delfinario d’Europa alla Vena Mazzarini, attirando un mare di gente ed ospitando i migliori attori, cantanti, artisti e giornalisti dell’epoca. Cesenatico divenne la località balneare più ambita e fra i personaggi del cuore pulsante legato alla cultura della scuola Milanese, spesso nel giro del mitico Giorgio Ghezzi all’Hotel Internazionale ed al Peccato di Gola, c’erano Dario Fo e la moglie Franca Rame. Fu un’amicizia vera e sincera quella fra Dario e Primo, tant’è che la famiglia Fo spesso era ospitata a casa Grassi, dove nel frattempo divennero amici anche due bambini, Jacopo Fo e Fabio Grassi, i quali, oggi, ultrasessantenni, ancora si frequentano. Per la prima volta oltre 70 opere usciranno da casa Grassi, per essere esposte in una mostra che sarà inaugurata sabato alle 18 nella Galleria comunale d’arte "Leonardo da Vinci" di Cesenatico. Sono tutti disegni e dipinti inediti, contenuti anche nel libro del giornalista e scrittore Fabio Grassi edito da Giovanni Scafoglio per Il Randagio Edizioni, titolato "Dario Fo - Il Maestro dei Pennelli - Come il Premio Nobel dipingeva il suo teatro", che contiene racconti, aneddoti e ricordi legati alla presenza di Dario Fo e Franca Rame a Cesenatico, tra gli anni ’60 e il 2016. La mostra segue naturalmente il percorso contenuto nel libro scritto da Fabio Grassi, ed espone le opere pittoriche che il Premio Nobel realizzò a Casa Grassi, prima di andare in scena con un nuovo spettacolo, come delle vere e proprie prove di regia. Le opere in esposizione accompagnano il visitatore alla scoperta di trame teatrali, racconti di lotte operaie, bombe e stragi di stato, difesa dei deboli e degli oppressi, opere rossiniane, il Cile di Salvador Allende e di Victor Jara, la morte "accidentale" di Pinelli, battaglie sociali e politiche. Oltre ai quadri, ci sono dei lavori eccezionali, come le due teglie di terracotta dipinte da Dario Fo sui temi "La vera storia di Ravenna" e una Donna etrusca.

Giacomo Mascellani