Giornate Fai di primavera. Palazzo Ghini, Casa Serra e San Zenone si svelano

Nel weekend visite gratuite in città in tre siti di grande interesse culturale. A Cesenatico porte aperte nell’iconica colonia marina dell’Agip. .

Giornate Fai di primavera. Palazzo Ghini, Casa Serra e San Zenone si svelano

Giornate Fai di primavera. Palazzo Ghini, Casa Serra e San Zenone si svelano

Arriva la primavera e in anche nel Cesenate il Fai apre le porte delle bellezze culturali ed architettoniche (750 in tutta Italia) di cui è ricchissima anche la nostra zona. Da venerdì 22 a domenica 24 si celebrano le Giornate di Primavera 2024 e si può organizzare un’agenda di visite gratuite che spaziano tra palazzi, monumenti, chiese, musei, scavi archeologici. Luoghi meravigliosi di storia ed arte non sempre aperti al pubblico. Per cominciare dalle mete più vicine a noi sono sei le aperture proposte dalla Delegazione FAI di Cesena. In città sono aperti Palazzo Ghini (mirabile residenza nobiliare seicentesca con busti e affreschi di pregio) e la Chiesa di San Zenone, Casa Serra (magione natìa del letterato, di cui conserva i cimeli, i documenti e le opere d’arte a lui appartenute, morto al fronte nel 1915, animatore del dibattito culturale in Italia ante prima guerra mondiale) e il quartiere INA Casa. Quest’ultimo (realizzato tra il 1955 e il 1957) sarà illustrato attraverso una passeggiata: costituisce un esempio di edilizia popolare, con alloggi che presentano caratteristiche costruttive, tipologiche e architettoniche di grande interesse, frutto di un’approfondita ricerca locale e nazionale la cui impostazione urbanistica costituisce un unicum sul territorio.

Cesenatico apre le porte dell’iconica Colonia Marina AGIP, situata sul lungomare, realizzata tra il 1937 e il 1938. A Savignano sul Rubicone si possono visitare il museo del Compito arricchito dei recenti scavi che hanno portato alla luce un sepolcreto di 400 tombe e cambiato la lettura della storia antica del territorio; la Pieve di San Giovanni in Compito (previsto all’interno anche un concerto a cura dei docenti della Scuola comunale di musica "Secondo Casadei" con Marco Colombari e Serena Galassi al violino, Virginia Grassi al violoncello,Tiziano Paganelli al flauto e Ludovico Buonamano alle tastiere), in cui sono stati riscontrati segni della "gemella" basilica di San Pietro. Ultima tappa il Ponte Consolare, il sovrappasso romano costruito da Augusto e completato da Tiberio che rappresenta un vanto della città. Il tutto nel cuore del futuro parco archeologico del Rubicone. Ad attendere e guidare i visitatori ci sono gli apprendisti ciceroni, studenti che si sono messi a disposizione da cinque istituti superiori. Ma sono almeno un centinaio in totale i volontari impegnati nel Cesenate ad accogliere i visitatori.

E, per restare in Romagna, sono aperti la Commenda dei Cavalieri Gerosolimini di Faenza, gli scavi archeologici di Cervia Vecchia, la Casa di Pascoli a Sant’Alberto di Ravenna, la Chiesa di S.Francesco di Paola a Lugo, l’Istituto per il Mosaico di Ravenna, il Grand Hotel di Riccione. E per allargare il giro senza andare molto lontano si può scegliere tra i 52 luoghi emiliano-romagnoli inserite nelle Giornate. Attenzione non mancheranno di attirare, ad esempio, Palazzo Bevilacqua a Crevalcuore (tra Bologna e Ferrara) in una zona rurale circondata da campi e zone umide, oppure il Palazzo Arcivescovile di Ferrara, il cui scalone monumentale interno è considerato uno degli esempi più significativi dell’architettura della città estense, e infine il Quartiere Carmine a Comacchio, ossia il centro storico più antico del Delta del Po. Ad ogni visita si accede semplicemente mettendosi in fila, non vengono raccolte prenotazione e la priorità è riservata ai soci Fai. Gli orari vanno dalle 09,30 alle 12,30 (ora dell’ultimo ingresso); dalle 14,40 alle 17,30 (ultimo ingresso ore 17,30). Ogni visita dura in media 60 minuti