ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Gozi si ricandida fuori dall’Italia : "Politica senza frontiere per la Ue"

L’europarlamentare uscente ancora in una lista francese: "I punti fermi sono difesa comune e cultura"

Gozi si ricandida fuori dall’Italia : "Politica senza frontiere per la Ue"

Gozi si ricandida fuori dall’Italia : "Politica senza frontiere per la Ue"

Il cesenate Sandro Gozi, 56 anni, segretario generale del Partito democratico europeo ed eurodeputato uscente di Renew Europe, sarà ricandidato in Francia alle prossime elezioni europee nella lista ‘Besoin d’Europe’, promossa dai partiti che sostengono l’attuale maggioranza di governo.

L’ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, che oggi vive principalmente a Parigi ed è originario di Sogliano al Rubicone, è stato nominato membro del ‘Team Europe’ che guida la campagna elettorale di Renew Europe in tutta l’Ue. È stato eletto per la prima volta del 2019. In Francia era stato per alcuni mesi consulente agli Affari Europei dal governo Philippe II. Dal 1º febbraio 2020 è stato deputato del Gruppo Renew Europe al Parlamento europeo, eletto nella circoscrizione francese con la lista Renaissance, promossa dal presidente francese Macron e da En Marche.

Europarlamentare Gozi, come intende proseguire il suo percorso transazionale?

"Mi ricandido per continuare a dar corpo al nostro progetto europeo che mira ad incarnare una azione politica senza frontiere per realizzare una vera democrazia europea, perché la vera politica nella Ue non è stare ognuno nel proprio stato ma fare politica in tutt’Europa, liberandola dalle frontiere dei ventisette spazi politici nazionali. Io sento l’imperativo di incarnare questa volontà di creare una reale e concreta politica europea che migliori la vita delle persone che in Europa vivono e lavorano".

Anche modificando il sistema di voto?

"L’obiettivo al quale stiamo lavorando è quello di dare la possibilità di votare diversamente i partiti, vale a dire prevedendo che una parte degli eurodeputati venga eletta attingendo direttamente a liste comuni a tutti gli Stati della Ue. Questa è l’Europa politica che vogliamo".

Come meglio proteggere l’Europa al tempo della guerra nel suo territorio?

"Viviamo anni di pericolo, un’epoca brutale con le guerra in Ucraina, in Israele e Palestina e l’Europa è chiamata a rispondere ed essere all’altezza della situazione partendo dalla difesa del suo territorio e ponendosi adeguatamente come potenza militare, industriale e digitale per proteggere i nostri valori e interessi. Questi obiettivi non si perseguono con politiche nazionali, e ancor peggio nazionalistiche, ma realizzando la nostra stabilità su due pilastri: uno militare, l’altro che poggia su cultura, istruzione e conoscenza. A ogni euro destinato alle spese militari deve appaiarsene uno per le scuole e i nostri ragazzi. L’altro imperativo categorico è la riforma costituzionale dell’Europa, prima di allargarla a 35 Paesi, prevedendo anche l’eliminazione del diritto di veto".

Lei è in Italia Viva. Segue da vicino le politiche vicende italiane?

"Naturalmente e con grande interesse, anche se il cento per cento del mio impegno ora si gioca in Europa. Per l’Italia ho dato il mio contributo alla formazione della lista ’Stati Uniti d’Europa’, nata dall’accordo elettorale tra +Europa e Italia Viva che ha il suo fondamento nell’Europa federale per cui si sono prodigati i nostri ispiratori, dal padre fondatore Altiero Spinelli a Romano Prodi. Sono felice che la cara amica cesenate Maria Laura Moretti, federalista europea doc, sia candidata in questa lista in rappresentanza dei Liberaldemocratici".