I fattori chiave del trionfo a Lucca

La crescita esponenziale dei giocatori più giovani, l’arguzia del mister nei cambi e l’inimitabile Pisseri.

I fattori chiave del trionfo a Lucca

I fattori chiave del trionfo a Lucca

Manca davvero poco alla meta, è solo questione di quando. Il sogno di tutti è di centrarla sabato, all’interno della casa bianconera, il Manuzzi. Dipende anche dal Gubbio, che ospiterà la Torres giovedì: ha mollato come sembra, o ricorda di essere stata una top del campionato?

Quella di Lucca, per il Cesena, è stata una tappa importante. Arrotonda altri record ed è un peccato che il campionato finisca perché questa squadra ne avrebbe aggiornati altri. Chi ha i capelli bianchi non ricorda nella storia del Cavalluccio una tale galoppata trionfale, guidata da vecchi marpioni e giovani talenti del vivaio, tra cui rientra il capocannoniere del girone Cristian Shpendi.

Cooperativa del gol con 16 soci attivi, superati i 7.300 minuti in campo degli under, in questo Cesena primo assoluto nel girone non perché si vada a caccia di soldi come ai tempi di Viali ma perché i ragazzini meritano di giocare. Le vittorie sono 26 su 33 gare, 71 gol segnati, 21 partite a rete inviolata, eccetera. A Lucca non è stato facile, inutile negarlo. La capolista ha mostrato tutta la sua forza soffrendo nel primo tempo per colpire con la zampata di Berti, a riprova di ciò che dice Toscano, quando afferma che a marzo anche l’ultima della classe può farti lo sgambetto.

Tre gli elementi determinanti in un match carico di tanta nostalgia di De Rose.

Innanzitutto la crescita esponenziale dei ragazzini, in particolare di Berti ormai pedina determinante nella scacchiera di Toscano. Ha attraversato un periodo di stanca, un rallentamento che ci sta durante una stagione. Da un mese è devastante, quando attacca gli spazi da spalla di Cristian non ce n’è per nessuno. Secondo elemento fondamentale è stata l’intelligente gestione dei cambi da parte del tecnico. Ancora una volta l’ha vinta lui.

Adamo e Kargbo hanno ciccato, Varone fuori ruolo va in difficoltà. Dentro subito Ciofi a destra, Corazza in attacco e soprattutto Saber in mezzo. Intendiamoci, anche Saber fuori ruolo e cioè trequartista va in panne. Quindi merito a Varone, si sacrifica per dare respiro all’ex Padova, non ancora in grado di sostituire il Capitano per una partita intera. Con tre ritocchi Toscano ha rimesso in piedi la baracca e occorre riconoscere che quest’anno non ne sbaglia una.

Infine Pisseri. Tutti giustamente a omaggiare la zampata di Berti, ma si ricordi che le parate del portiere hanno tenuto a galla la barca nel primo tempo e non solo a Lucca. Lo scorso anno nonostante Tozzo e Lewis il reparto arretrato fu il migliore del campionato, merito dell’intera fase difensiva.

Quest’anno qualche spiffero arriva e allora tocca a lui, a Pisseri, togliere le castagne dal fuoco come col Gubbio su Bernardotto ma soprattutto sulla zampata di Desogus, probabilmente la parata top stagionale.

Daniele Zandoli