I piemontesi ora hanno cambiato passo

Il Cesena affronta la Juventus Next Gen con rispetto, considerando il cambiamento di passo della squadra nel girone di ritorno. Brambilla dovrà fare i conti con le assenze di Guerra e Comenencia, ma la squadra è in crescita e punta a mantenere il buon momento.

I piemontesi ora hanno cambiato passo

I piemontesi ora hanno cambiato passo

Superati i primi festeggiamenti, oggi il Cesena avrà di fronte un avversario assolutamente da rispettare e non solo perché porta in nome di Juventus, sia pure nella versione Next Gen.

Il fatto è più di ogni altra cosa che la squadra allenata da Massimo Brambilla (nella foto) nel girone di ritorno ha decisamente cambiato passo. Dopo avere chiuso l’andata con appena 19 punti all’attivo infatti, i giovani bianconeri hanno subìto nelle quindici giornate del girone di ritorno solo due sconfitte, quelle contro il Perugia e la Carrarese, per il resto hanno conquistato otto vittorie e cinque pareggi.

Tutt’altra squadra insomma rispetto a quella che lo scorso dicembre arrivò a Cesena con una classifica pericolante, che si difese per tutto l’incontro cercando solo lanci lunghi per gli attaccanti.

Brambilla oggi però deve far fronte a due assenze di peso: per squalifica non potrà infatti schierare Simone Guerra e Livano Comenencia, il primo è l’attaccante che con i suoi 14 gol messi a segno rappresenta la miglior risorsa dell’attacco, il secondo è un giovane esterno che finora è stato sempre impiegato segnando due reti.

Come detto nel ritorno la squadra di Brambilla sta accumulando molti punti, arriva da due vittorie negli ultimi due turni, ma tatticamente ha mantenuto lo stesso schieramento: difesa a tre con un centrocampo composto da cinque elementi e due attaccanti. Data l’assenza di Guerra in attacco possono essere utilizzati Cerri, Sekukov (se non sarà convocato con la prima squadra) oppure Anghelè, senza escludere nemmeno Mancini, che sta ancora cercando il primo gol in una stagione fin qui appesantita dagli infortuni.

È una squadra dall’età media bassa come del resto denuncia anche il suo nome, i pochi esperti sono Guerra, il difensore centrale Poli, e Damiani al quale è affidata la guida del centrocampo, al quale si potrebbe affiancare Simone Iacolano, anche lui elemento di grande esperienza fin qui però poco utilizzato.

Roberto Daltri