REDAZIONE CESENA

Il primo giallo di Alessandro Savelli

‘Caffè col morto a Milano Marittima’ è stato scritto durante il periodo di isolamento per la pandemia

Esce in questi giorni ‘Caffè col morto a Milano Marittima’, il primo romanzo giallo scritto dall’architetto cesenate (di origine cervese) Alessandro Savelli, un’agile pubblicazione che sembra fatta apposta per una lettura sotto l’ombrellone.

Dopo aver scritto tante favole per il Telefono Azzurro, libri sui romagnoli, aver sceneggiato delle commedie in dialetto romagnolo, con questo libro comincia l’era dei gialli?

"No, o almeno non credo: questo mio nuovo libro è figlio del Covid perché, per colpa sua, siamo stati costretti agli arresti domiciliari e io mi ero stancato di leggere, fare parole incrociate e guardare la telefisione. Proprio in televisione ho visto alcune fiction (ma perché non le chiamiamo ‘sceneggiati’ come una volta?) del commissario Montalbano e mi è venuta voglia di scrivere un giallo in ambiente marino, anche se non avevo letto i romanzi di Camilleri dai quali sono stati tratti".

Di questo nuova opera può dirci qualche cosa?

"Posso solo dire che la vicenda non è ambientata ai giorni nostri, anche se qualche termine che ho usato potrebbe farlo pensare, ma in realtà io mi riferisco agli anni Settanta quando la pineta di Cervia era accessibile alle auto che potevano attraversarla percorrendo una strada non asfaltata. C’era un fondo sabbioso che nascondeva profonde buche e io da ragazzo ero salito sull’auto di un amico che andò a sbattere contro un albero perché perse il controllo a causa della strada sabbiosa e dell’eccessiva velocità. Per fortuna non ci facemmo male, ma l’episodio mi rimase impresso nella memoria fino a oggi, tanto che ne ho preso spunto per la trama del libro".

Perché Milano Marittima e non Cervia?

"In primis perché era l’ambiente adatto per la vicenda, poi perché ‘Omicidio a Milano Marittima’ ha una sonorizzazione migliore di ‘Omicidio a Cervia’. Molte persone che non conoscono la Romagna credono che Cervia sia una frazione di Milano Marittima, più famosa perché è frequentata da vip, invece è vero il contrario. Comunque volevo rendere omaggio alla mia città natale Cervia - Milano Marittima".

Dove lo si potrà trovare?

"In tutte le librerie e le edicole che vendono i libri editi dal ‘Ponte vecchio’ e anche online".

Lei ha raggiunto una certa fama con le sculture della Madonna, una delle quali è collocata proprio in cima al posto-canale che separa Cervia da Milano Marittima. Ci sono altre statue della Madonna in vista?

"L’ultima è stata ‘Nostra Signora di Romagna’ che doveva essere posta a Bertinoro, capitale morale della Romagna e sede del Tribunato, ma dopo aver avuto tutti i permessi e il finanziamento, improvvisamente l’ex sindaco Gabriele Fratto non ha voluto rispettare quanto era stato concordato, per cui la statua è rimasta sulla carta. In questo momento sto lavorando a una scultura che mi è stata commissionata e che dovrebbe andare in una rotonda di Cesena: non sarà una Madonna, ma il soggetto sarà comunque religioso".

E la ceramica?

"Continuo a produrre le mie sculture e dal 6 giugno ci sarà una mostra alla vecchia stazione di Cervia".

Paolo Morelli