GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Il Sand Gate si amplia con più servizi

Via libera al progetto di demolizione e ricostruzione del Bagno Claudia.

Il locale Sand Gate sulla spiaggia di Ponente

Il locale Sand Gate sulla spiaggia di Ponente

Ci sono interessanti novità sulla spiaggia di Cesenatico. Il consiglio comunale ha infatti approvato il progetto presentato dalla società della famiglia dell’imprenditore Sapia, proprietario fra le altre attività del Bagno Claudia in centro all’altezza del grattacielo, e del Sand Gate sulla spiaggia di Ponente. La richiesta è di un permesso di costruzione in deroga, centrato su un piano di demolizione e costruzione del Bagno Claudia, previsto dal Pug, il Piano urbanistico generale.

La demolizione e ricostruzione del Bagno Claudia, sempre in base al Pug, prevede una riduzione del 10 percento della superficie costruita, quindi si passerà dagli attuali 220 metri quadrati circa dello stabilimento, a poco meno di 200 metri quadrati della futura nuova struttura. In questo progetto il concessionario, la società Sica dell’imprenditore Pietro Alfonso Sapia, il quale opera nel settore del commercio di prodotti ittici e alimentari e recentemente anche nel turismo, ha chiesto ed ottenuto di costruire un bagno più piccolo, con una superficie di circa 100 metri quadrati, per poi trasferire i restanti metri quadrati di costruito al Sand Gate, il locale che ha realizzato sulla spiaggia di Ponente, su di un terreno di proprietà del demanio forestale. Tali superfici serviranno principalmente per ricavare servizi e docce per i clienti del Sand Gate.

Il consiglio comunale ha approvato la richiesta di Sapia con 10 voti favorevoli della maggioranza formata da Pd e la lista Cesenatico Civica, e 6 astenuti tra i consiglieri della minoranza di centro destra, formata da Lista Buda, Fdi e Lega. Sul progetto interviene Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico: "Premesso che per la nostra categoria la battaglia basilare è riuscire a sopravvivere, e far sì che le nostre aziende possano continuare a lavorare superando la direttiva Bolkestein, è evidente che il Pug così come è stato concepito presenta alcune criticità, che noi assieme all’amministrazione vorremmo riuscire a migliorare ed ottimizzare. In questa ottica, da parte nostra c’è la volontà comunque di voler continuare ad investire, proprio perchè vogliamo proseguire a fare il nostro mestiere. Per questo diciamo ben venga l’esempio della famiglia Sapia, che è desiderosa di migliorare i servizi, in un settore dove tutti noi vogliamo farlo, ed è proprio per questo motivo che siamo impegnati a trovare nuove soluzioni per continuare a migliorare l’offerta. Occorrono tuttavia meno legacci, perchè frenano le innovazioni e spesso impediscono di realizzare quegli investimenti oggi indispensabili per poter rimanere sul mercato e competere con le altre spiagge in Italia e in Europa, dove le altre spiagge non stanno ferme".

Giacomo Mascellani