In terra granata batte un cuore bianconero: "Da quando sono piccolo tifo solo il Cesena"

La scintilla tra Villani e il Cavalluccio scoccò nell’83: "Da Reggio Emilia andai con mio padre al Manuzzi a vedere la serie A. Fu subito amore"

In terra granata batte un cuore bianconero: "Da quando sono piccolo tifo solo il Cesena"

In terra granata batte un cuore bianconero: "Da quando sono piccolo tifo solo il Cesena"

È l’8 maggio del 1983 quando, sugli spalti del Manuzzi nasce la scintilla di un amore che arde ancora. Alessandro Villani, oggi 49 anni, quel giorno raggiunse Cesena insieme al padre da Reggio Emilia, la sua città, per assistere alla gara di serie A tra i bianconeri e l’Ascoli (1-1). "Mi ricordo il momento in cui sfogliai il calendario dei giocatori. Non saprei dire se sono stati i colori, il simbolo della squadra, ma il Cesena mi è piaciuto da subito. Da lì non ho mai tifato per nessuno squadrone, nemmeno la Reggiana, solo il Cesena. È diventata una malattia" racconta sorridendo.

Villani, ammetterà che sentire di un reggiano che tifa il Cesena è quantomeno curioso.

"Da bambino ero la disperazione di mio padre (ride, ndr), gli chiedevo sempre di accompagnarmi a vedere il Cesena. Il giorno della mia cresima, dopo la messa, non sono andato al pranzo: siamo partiti io e lui, direzione Manuzzi per andare a vedere la partita".

Oggi viene ancora spesso qui allo stadio?

"Meno, purtroppo, per via degli impegni che spesso mi trattengono a Reggio. Però il Cesena lo seguo sempre, non scherziamo: quando riesco su TeleRomagna, ma più spesso su Radio Studio Delta Extra. Tra l’altro, ne approfitto, in diretta dicono sempre ’bianconeri di Romagna’...ma in Romagna, diciamolo perchè va detto, di bianconero c’è solo il Cesena".

Giustamente. Senta, ma i suoi amici reggiani amanti del calcio come vedono questa sua passione per il Cavalluccio?

"Devo dire che da ragazzino è stata un po’ dura crescere a Reggio da tifoso bianconero. A scuola, durante educazione fisica, mettevo la maglietta del Cesena: le lascio immaginare... Comunque sia, con i miei amici ci sono i classici sfottò e nulla più, specialmente quando Cesena e Reggiana giocano contro".

Una possibilità concreta per l’anno prossimo...

"Sì, infatti se giochiamo contro e il Cesena perde, meglio se tengo chiuso il negozio (ride ancora, ndr)".

In quel caso però sarebbe agevolato, potrebbe vedere il Cesena al Mapei Stadium.

"Ah certo, quello tra Reggio e Cesena io lo vivo sempre come un derby. L’anno scorso all’andata è stato incredibile (Reggiana-Cesena, 0-1 ndr), al ritorno una sofferenza: dopo il secondo gol dei granata non ce l’ho fatta a continuare a seguire la partita (Cesena-Reggiana, 1-2 ndr)".

Il fermento per la gara di sabato, Cesena-Pescara, è palpabile. La matematica potrebbe già dare ai bianconeri la promozione. Lei sarà al Manuzzi?

"Mi ero organizzato con un amico ma, di nuovo, un impegno inderogabile mi impedirebbe di rimanere lì in caso di promozione assicurata. Sarebbe terribile veder vincere il Cesena e non poter festeggiare, a questo punto preferisco seguirla da casa".

Quante emozioni le ha regalato il Cesena quest’anno?

"Troppe...vedere la curva e la squadra cantare ’Romagna Mia’ a fine gara è sempre stupendo. Shpendi mi ha lasciato senza parole, anche Varone e Kargbo, ex Reggiana, mi piacciono molto. Corazza, grande professionista. Poi certo, Toscano, ha fatto un lavoro eccezionale. Tutti sono fenomenali, è stata un’annata davvero pazzesca. Però vorrei ricordare una cosa".

Prego.

"...che l’anno scorso, comunque, il Cesena è arrivato sotto di soli due punti rispetto alla Reggiana".

Così, giusto per chiarire.

"Eh...".