Cesena, incrocio pericoloso. I residenti piantano un mega-striscione

Nuovo incidente a Ruffio. L'avvertimento dei residenti: "Fate una nuova rotonda. Aspettate il morto?"

Lo striscione piazzato dai residenti

Lo striscione piazzato dai residenti

Cesena, 8 luglio 2018 - Una Fiat Panda finita con le ruote per aria e una moto Yamaha rovinata a terra al centro dell’incrocio tra le vie Sala e Ruffio, lungo la strada che conduce alla Notte Rosa. All’una di notte di sabato quattro persone sono rimaste ferite, fortunatamente pare in maniera non grave in seguito a un incidente che si è verificato lungo una strada che i residenti da anni cercano di rendere più sicura. Tanto che i lampeggianti delle ambulanze e dei mezzi degli agenti della polizia municipale intervenuti sul posto per occuparsi dei rilievi hanno illuminato un gigantesco cartello collocato nel terreno di un’abitazione in corrispondenza dell’intersezione: “Ci vuole il morto prima che si decidano a fare la rotonda? Sono più di trent’anni che aspettiamo la Secante di Ruffio”. Recita la scritta.

L’idea è venuta a Giorgio Barducci, che ha coinvolto l’amico Floriano Faedi, chiedendo di poter realizzare l’installazione nella sua proprietà a nome dei residenti della frazione che da anni deve fare i conti coi problemi legati alla viabilità. “Il tema della sicurezza è prioritario – incalza Barducci – anche se da queste parti pare finito nel dimenticatoio. Ricordo bene i progetti che vennero fatti per realizzare una tangenziale che tenesse il traffico, soprattutto quello pesante, lontano dalla case, ma non se ne è mai fatto niente. Per anni si è anche parlato della necessità di realizzare una rotonda in grado di aumentare la sicurezza all’incrocio tra le vie Sala e Ruffio, che si trova in corrispondenza di un lungo rettilineo che invita a spingere sull’acceleratore. L’incidente dell’altra notte è solo l’ultimo di una lunga lista. Le problematiche sono evidenti, è necessario un intervento”.

Continuando a percorrere la via provinciale Sala verso Cesenatico, a qualche chilometro di distanza si incontra un’altra intersezione, dove all’inizio del 2007 perse la vita una ragazzino di 14 anni. In quel tratto è successivamente stata costruita una rotatoria. «Vogliamo evitare tragedie e vogliamo che la politica si renda conto dei problemi di questa comunità senza dover passare da situazioni così drammatiche. L’altra notte, viste le carambole dei veicoli, è stata un’enorme fortuna che le conseguenze non siano state peggiori: deve essere un monito e un incentivo ad agire in fretta».

A poca distanza la strada entra nel cuore della frazione di Ruffio, un agglomerato di case protette da dossi e transenne a tutela dei pedoni, ma non solo: “I mezzi pesanti che ignorano il divieto a percorrere quel tratto in passato hanno divelto persiane e cassette delle poste. Sono pure danneggiate le transenne che delimitano il passaggio pedonale e che in un’occasione ho riparato personalmente, a spese mie. All’ultima riunione del quartiere Al Mare l’amministrazione comunale ha presentato il piano sui futuri lavori in programma nella zona, ma della nostra rotonda ancora una volta non c’è stata traccia. È il momento di cambiare le priorità”.