CRISTINA GENNARI
Cronaca

La capitale del libro nasce alla Malatestiana

Cesena si candida al titolo con un progetto che tiene insieme l’eredità della biblioteca e la promozione della lettura

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di Cristina Gennari

E’ ufficiale la candidatura di Cesena a Capitale italiana del libro per il 2021. Sono stati presentati ieri mattina, nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, il logo e i punti principali del corposo dossier che verrà inviato oggi al Ministero dei Beni culturali, in anticipo rispetto alla scadenza fissata al 16 ottobre. Tre i punti principali dell’ambizioso progetto: sostegno alla lettura, innovazione e inclusione sociale. In ‘palio’ un finanziamento statale da 500mila euro. "Questa candidatura parte dalla Biblioteca Malatestiana, patrimonio ed eredità della nostra città, ma l’intento è promuovere la lettura e le attività legate al libro a 360 gradi – ha spiegato il sindaco Enzo Lattuca – il progetto intende rafforzare le iniziative che si sono radicate negli anni a Cesena, ma anche aggiungere ulteriori collaborazioni per dare forza alla proposta culturale del nostro territorio. Il 2021 sarà un anno di svolta sia per la Malatestiana, di cui verrà completato il terzo lotto a conclusione della riqualificazione, che per la città".

Per ribadire il sostegno della Regione alla candidatura dell’unica città emiliano-romagnola in lizza per il titolo sono intervenuti anche l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "L’Emilia Romagna e i suoi cittadini amano leggere – ha precisato Bonaccini – siamo convinti che la cultura non sia solo garanzia di qualità della vita, ma anche un motore economico per il territorio. E’ per questo motivo che abbiamo triplicato i fondi alla cultura e implementato l’accesso al patrimonio gratuito librario, uno dei più robusti del Paese. Per sconfiggere l’oscurantismo, che è sempre più diffuso, occorrono cultura e bellezza, e nella candidatura di Cesena si trovano entrambe". L’incontro è stato anche l’occasione per svelare il logo, realizzato da Luca Toni di Matilde Studio, stilizzato e bianconero come i colori cesenati: un libro aperto come metafora di accesso a libertà, condivisione e inclusione.

Un tema centrale della candidatura, come ribadito dall’assessore alla Cultura Carlo Verona: "L’inclusione sociale è una delle grandi direttrici del nostro progetto. L’obiettivo è aumentare la disponibilità di letture per bambini autistici e ipovedenti, oltre a migliorare la fruizione della biblioteca per le persone disabili". Tante le idee e le proposte frutto del lavoro degli uffici del Comune, ma anche di enti e associazioni del territorio : edizioni speciali di We Reading, Ad Alta Voce in collaborazione con Coop e Piazze di Cinema dedicate alla capitale del libro, promozione della lettura per bambini, ma anche tra anziani per contrastare malattie degenerative e demenze, e investimenti sulla rete delle biblioteche di quartiere. "Non sappiamo quante sono le possibilità di aggiudicarsi il titolo – ha concluso il sindaco Lattuca - ma siamo consapevoli della solidità del nostro progetto". Non resta dunque che attendere il 30 novembre, data in cui verrà decretata la capitale del libro 2021, nella speranza di festeggiare la città malatestiana.