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La Mostrascambio parte col botto

Gambettola presa d’assalto per la prima giornata della 72esima edizione: affari anche per bar e ristoranti

L’inaugurazione della 72esima edizione della Mostrascambio di Gambettola

L’inaugurazione della 72esima edizione della Mostrascambio di Gambettola

Oggi a Gambettola è il secondo giorno della Mostrascambio di auto/moto d’epoca e cose del passato: è la 72esima edizione della rassegna nata nel 1988 e diventata uno degli appuntamenti molto conosciuti in Italia per collezionisti e appassionati di tutto ciò che è vecchio. Se anche oggi il meteo si manterrà sul bello il centro del paese sarà di nuovo preso d’assalto da migliaia di persone, non solo compratori, ma anche semplici curiosi che vogliono farsi un giro fra gli stand carichi di oggetti.

Ieri mattina alle 10,30, davanti al monumento allo straccivendolo, (raffigura quel giovane che dopo la guerra andava in giro in sella alla sgangherata bicicletta a raccogliere stracci, bidoni di latta e schegge di granate) c’è stata l’inaugurazione con il sindaco Eugenio Battistini, la consigliera regionale Francesca Lucchi e il presidente della Mostrascambio Claudio Canducci. Da vedere nella piazza Foro Boario, una esposizione di 11 Moto Bianchi, la stessa fabbrica famosa per le biciclette, una esposizione di auto da rally degli anni 70 dalla famosa Fiat 124 Abarth, Lancia Fulvia e altre, inoltre tantissimi trattori agricoli, tutti perfettamente funzionanti, compreso il centenario motore stazionario del 1924.

Alle 15 si è svolta l’asta dello straccivendolo, battuti al miglior offerente oggetti particolari come il prete per scaldare il letto e altri. Per le strade del centro: Carducci, Mazzini, Garibaldi, Gramsci, Ravaldini, Don Minzoni e altre, e le piazze Pertini e II^ Risorgimento dappertutto file di banchi degli espositori giunti da varie parti d’Italia ed anche dall’Estero, in totale 650 espositori su 800 stalli e 4 chilometri di strade. Dal frenetico movimento dei compratori fra i banchi e le persone che si avviavano verso le uscite con oggetti in mano si capisce che il giro di vendite e acquisti è stato notevole.

I prezzi visti sui banchi vanno dai 50 centesimi per una tazzina da caffè, 50 euro per due vecchi guantoni da box, 80 per un bastone da passeggio fatto con le vertebre di squalo e 3.200 euro per un orologio Longines. Senza prezzo la sciabola da parata che conserva Bruno Placucci in viale Carducci e che desta qualche interrogativo. Suo padre Federico, morto lo scorso anno, l’aveva avuta dal nonno Sante, uno dei primi commercianti di metalli del dopoguerra, e la leggenda dice che la ebbe dal custode della Rocca delle Caminate di Predappio.

Ieri oltre agli oggetti vecchi c’è stato un gran lavoro per gli esercizi del centro: bar, pizzerie e gelaterie per ristorare migliaia di persone. Nei giardinetti intorno al Monumento ai Caduti si è svolto il Mercatino dei Bambini, quest’anno gestito da Avis.

Vincenzo D’Altri