
La compagnia Attori di Versi aps
Una compagnia teatrale di lungo corso, che si è guadagnata credito e notorietà per l’accuratezza delle rappresentazioni e per le tematiche scelte: "Attori di Versi", questa la denominazione della compagine di promozione sociale, composta da giovani tra i 24 e i 35 anni, è di scena sabato prossimo alle 21, e domenica in doppia replica alle 17 e alle 21, al teatro Bogart, con un nuovo, coinvolgente spettacolo dal titolo "Un giorno qualunque". Il testo nasce dall’ esigenza di ricordare e narrare il tragico evento dell’attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, una delle pagine più drammatiche della nostra storia, di cui nel 2025 ricorre il 45º anniversario. Alcuni testimoni di quel giorno scolpito nella memoria collettiva, diversi componenti dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime e storici che l’hanno documentata, saranno presenti nel pubblico. "Questa importante ricorrenza – sottolineano le note di regia –, unita agli eventi terribili che caratterizzano il nostro presente a livello internazionale, ha portato con sé la necessità di riflettere sulla drammaticità e l’imprevedibilità di un simile atto di violenza, colpevole dell’annientamento di ogni quotidiano. Seppure distrutto, è proprio nell’inesorabile flusso del nostro vivere che possiamo trovare la speranza di ricominciare, ricostruire e tornare a vivere".
Lo spettacolo si configura come un’opera inedita corale, frutto di un’idea originale di Giulia Babbi, condivisa nella scrittura a dieci mani da Lucia Magnani, Francesco Cocco, Lili Bekyarova, Virginia Scarfili e Giulia Babbi stessa; le scenografie sono frutto di un apposito studio del laboratorio Scenick, recentemente attivo nel cesenate. Gli arrangiamenti musicali eseguiti dal vivo, curati da una band composta da Massimiliano Biondi (chitarra), Massimiliano Carulli (tastiere), Daniel Bruni (batteria) e Davide Amati (basso); la direzione vocale è di Andrea Ugolini e Davide Magnani, Al centro della narrazione vi sono episodi di quotidianità: amori, attese, partenze, incontri e scontri tra personaggi volutamente privi di nome: una scelta narrativa non casuale, ma rispondente all’intento di restituire l’universalità delle esperienze umane, rendendole simbolo di un’esistenza collettiva che si muove, ignara, verso un evento tragico che l’attende.
Dunque, da un lato la leggerezza del vivere quotidiano, dall’altro la brutalità improvvisa della tragedia. Questa contrapposizione crea un potente effetto drammaturgico, capace di trasmettere al pubblico il senso di vuoto, smarrimento e dolore che seguì quell’evento. Elemento centrale dell’allestimento è l’uso sapiente della musica, che accompagna e amplifica le emozioni in scena. Le canzoni scelte – tutte in lingua italiana e firmate da autori bolognesi – non solo radicano l’opera nel suo contesto storico e geografico, ma contribuiscono a creare momenti di sospensione e sollievo, restituendo una leggerezza capace di bilanciare la tensione emotiva; delicatezza e profondità, senza mai scadere nelle retorica.
La prima assoluta dello spettacolo, sabato prossimo alle 11.15 è riservata ad alcune classi dei licei Righi, Monti e Alpi. Per eventuali contatti ed informazioni, e per prenotazioni, scrivere a attori.diversi@gmail.com o contattare il numero 377 915 6715. Biglietti disponibili sul sito oooh.events.