Lattuca rieletto col 65%. Il Pd e Cesena 2024 trascinano la vittoria del centrosinistra

Il sindaco riconfermato con un larghissimo vantaggio su Casali che si ferma al 26%. Emorragia di voti nel centrodestra rispetto alle Europee. Avanza la lista di Castorri. Giangrandi sotto le attese.

Lattuca rieletto col 65%. Il Pd e Cesena 2024 trascinano la vittoria del centrosinistra

Lattuca rieletto col 65%. Il Pd e Cesena 2024 trascinano la vittoria del centrosinistra

L’abbraccio estemporaneo tra Enzo Lattuca e Marco Casali suggella il risultato elettorale a metà pomeriggio, prima ancora della conclusione dello spoglio delle schede. Non c’è storia fin dall’inizio. Il sindaco uscente, candidato del centrosinistra, tocca il 65% già dalle prime sezioni scrutinate. Deludente il risultato di Casali per il centrodestra: appena il 26%, una decina di punti sotto il risultato dei partiti della coalizione sulla scheda delle Europee. Bisognerà leggere bene i flussi elettorali, ma si tratta almeno di quattromila voti che sono passati da uno schieramento all’altro nello stesso giorno. Fratelli d’Italia cala dal 27 al 18%. dati molto deboli per Lega (4%) e Forza Italia (3%). Delude la lista civica ‘Insieme per Casali’ appena sopra l’uno per cento. La differenza tra i due schieramenti è abissale, di quasi quaranta punti percentuali. Un sondaggio interno del Pd l’aveva prevista, ma sembrava pura propaganda. Il risultato clamoroso ora è sui tabelloni elettorali. Il Partito democratico traina la coalizione vincitrice sfiorando il 42%, un dato lunare se raffrontato al 29,60% delle Politiche del 2022, una crescita impetuosa anche rispetto alle precedenti amministrative (32%). Nel campo del centrosinistra Cesena 2024 raddoppia i voti e vola oltre il 9%: un successo innegabile del lavoro di Christian Castorri che ha allargato notevolmente il consenso verso il centro. E’ largamente la seconda forza della coalizione, ben sopra a Movimento 5 Stelle e Fondamenta-Avs attorno al 4%. Seguono i Popolari per Cesena al 3% e infine Patto per Cesena-Azione al 2,6%. Quest’ultima lista trainata dai Repubblicani puntava sicuramente a numeri più alti.

Il candidato civico Marco Giangrandi non ha sfondato, fermandosi sotto al 7%. I componenti della coalizione restano molto al di sotto dei risultati raggiunti alle precedenti amministrative. Cesena Siamo Noi si è fermato al 3,7% quando nel 2019 aveva ottenuto il 9,5%. Così la lista civica Cambiamo (che nel 2019 esprimeva il candidato sindaco del centrodestra Andrea Rossi) è scesa dall’8,4% al misero 1,6% di oggi. Italia Viva-Cesena al Centro fa da semplice comparsa. L’ambizione di Giangrandi era quella di essere decisivo al ballottaggio. L’obiettivo è stato mancato, ovviamente anche per mancanza di condizioni esterne favorevoli (il successo travolgente di Lattuca che ha tolto ogni illusione).

Il quarto protagonista dei continui confronti elettorali tra candidati sindaci, lo scrittore e animatore dei ‘No Paura day’ Paolo Sensini ha fatto la sua battaglia di testimonianza sui temi della pace e della libertà vaccinale, raccogliendo meno del due per cento degli elettori cesenati. Ma non pare che ci sia stato un complotto contro di lui.

re.ce.