L’impegno di Bignami: "Vogliamo fare in modo che non accada più"

Il viceministro alle Infrastrutture ha risposto per quasi tre ore a tutte le domande degli alluvionati e franati al palazzo del Ridotto.

L’impegno di Bignami: "Vogliamo fare in modo che non accada più"

L’impegno di Bignami: "Vogliamo fare in modo che non accada più"

Chi si aspettava una serata polemica è stato deluso: l’incontro col viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami organizzato dal Comitato Alluvionati e Franati di Cesena e della Valle del Savio, con l’appoggio di numerosi altri comitati romagnoli, è stato strettamente tecnico, con una dialettica serrata fra il pubblico e il palco. Il rappresentante del Governo l’aveva anticipato nell’intervista al Carlino: "Vengo a Cesena per ascoltare chi ha subito danni e a cercare di dare risposte ai quesiti che mi verranno sottoposti".

La sala Sozzi del Palazzo del Ridotto era piena quando il giornalista Paolo Morelli, direttore responsabile della Voce Repubblicana, ha introdotto Marco Giangrandi, presidente del comitato cesenate che ha fornito la dimensione della catastrofe del maggio scorso, terzo evento del genere al mondo: 75.000 edifici privati e 25.000 aziende danneggiati per un danno complessivo di 10 miliaradi di euro, coperto da assicurazione solo per il 6%, e si è rammaricato per l’assenza dell’Amministrazione comunale.

Galeazzo Bignami ha risposto alle prime domande delle 25 che Giangrandi, Mauro Mazzotti e Vincenzo Mastropasqua avevano selezionato fra quelle arrivate via mail, poi ha iniziato a dialogare col pubblico, dimostrando una profonda conoscenda della materia, dalla legistrazione generale ai provvedimenti del commissario governativo Francesco Paolo Figliuolo.

"Non andrò via senza aver risposto a tutte le vostre domande" aveva detto all’inizio, e così è stato. In una sola occasione la voce di Bignami è salita di tono: dopo aver detto che l’obiettivo del Governo è quello di investire tutti i soldi che serviranno (per ora sono stati stanziati 2,5 miliardi) per mettere a posto il territorio in modo che eventi del genere non capitino più e quindi lo Stato nel debba più risarcire le persone e le attività danneggiate, rispondendo a una domanda sull’esagerazione ambientalista, ha detto e ribadito: "Non è possibile che la vita di una nutria abbia più valore di quella di un cristiano!".

Neppure con Il Comune e la Regione Bignami ha fatto polemica: "Ho incontrato Lattuca la notte dell’alluvione e non ci sono ritardi perché bisogna raccogliere e comunicare dati esatti, e ciò non è facile".

L’obiettivo del Governo è quello annunciato fin dall’inizio dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni: risarcire i danni al cento per cento, ma evitare che ci sia qualcuno che se ne approfitta. Per questo le pratiche saranno sottoposte al controllo della Guardia di finanza, sia quelle dei privati che degli enti pubblici. "Perché chi ottiene dieci euro in più del danno che ha avuto sottrae dieci euro a un altro danneggiato!".

re.ce.