
Linea Sterile, l’espansione continua "I nostri servizi sempre più green"
di Elide Giordani
Fa un balzo in avanti Linea Sterile Spa, l’ormai storica azienda di Gatteo (nata nel 1990 dopo che la stragrande maggioranza degli ospedali ha esternalizzato il servizio giudicandolo più efficace e meno costoso), impegnata nel noleggio, lavaggio e sterilizzazione della biancheria per il settore sanitario. Già presente in Romagna e nella Marche del nord ha acquisito, aggiudicandosi il relativo bando, anche l’area sud delle Marche. Un’acquisizione che porta i dipendenti dai precedenti 160 ai 220 attuali e l’attività ad una crescita del 30 per cento. "Significa - dice Mauro Ravaglia, amministratore delegato della società - che ogni giorno trattiamo 300 quintali di biancheria che da sporca diventa pulita e che i relativi posti letto di cui ci occupiamo, unità di misura della nostra attività, arrivano oggi a 6 mila". Un gran lavoro che occupa con alti ritmi e tecnologia avanzata i 5mila metri quadri dell’azienda di Gatteo che oltre a noleggiare, ricondizionare, sanificare lenzuola, coperte, traversine, cuscini per i reparti di degenza, veste anche di tutto il personale medico e paramedico, allestisce il campo operatorio con kit sterili per 60 mila interventi chirurgici all’anno e fornisce, attraverso la gestione informatizzata, i guardaroba dei presidi ospedalieri. Un’azienda cesenate d’eccellenza che ha adottato politiche di rispetto dell’ambiente e gratificazioni dei propri lavoratori. Ma tutto ciò non toglie che l’azienda si dibatta in problemi congiunturali e di più largo respiro. "Tanto per cominciare - elenca Mauro Ravaglia - noi siamo collegati a contratti pluriennali con la pubblica amministrazione e in alcuni non c’è nemmeno la clausola della revisione prezzi, che non sono per nulla in linea con l’aumento reale dei nostri costi produttivi. Inoltre anche noi dobbiamo vedercela con la difficoltà di reperire manodopera specializzata e amministrativa e siamo penalizzati come altre aziende dal balzo vertiginosi del costo del danaro che frena qualunque progetto di sviluppo. Siamo, infine, un’azienda altamente energivora e dunque soggetta all’instabilità dei costi delle materie prime e della logistica che sono ben più alti dei costi dei servizi offerti".
"Sono consapevole - continua Ravaglia - dell’importanza del servizio alla sanità romagnola ma ci preoccupa anche l’evoluzione del sistema sanitario. Le lavanderie industriali che svolgono servizi per la sanità pubblica non possono più sostenere da sole i costi dell’energia e delle materie prime, il governo e le istituzioni devono adottare interventi immediati sulla revisione prezzi negli appalti in corso di esecuzione". Tutto ciò non ha frenato, però, l’impegno di Linea Sterile sul fronte della salvaguardia ambientale. "Per il nostro fabbisogno idrico quotidiano - informa Mauro Ravaglia - non preleviamo più acqua dai pozzi, per non intaccare le falde acquifere, ma siamo collegati al Canale Emiliano Romagnolo. Abbiamo impianti di lavaggio a 5 litri per un chilogrammo di biancheria, mentre in ambito casalingo il consumo è di 20 litri per kg. I nostri impianti termici e di climatizzazione, sia per gli ufficio che per i depositi, vengono attivati dal recupero di calore che utilizziamo per la stiratura. Al nostro senso di responsabilità non deroghiamo mai".