Lo scrigno urbano con i tesori della romanità

Stampato ’Sotto la Malatestiana’, un libro di Cinzia Cavallari e Marino Mengozzi sulle ricchezze archeologiche affiorate dagli scavi

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di Elide Giordani

"Sotto la Malatestiana" s’intitola il magnifico libro a cura di Cinzia Cavallari e Marino Mengozzi (con i contributi delle Fondazioni Cassa di Risparmio e Orogel, e del Comune) che traccia l’ennesimo, e forse definitivo, profilo sotterraneo di una parte importante della città: quella che gli scavi hanno rivelato essere stata l’estremo lembo dell’abitato in epoca romana.

Era già in campagna, infatti, la domus di età Repubblicana, emersa dagli scavi per il parcheggio in piazza Almerici, il cui splendido pavimento musivo si stende oggi al centro del salone comunale. Da quel punto, guardando l’attuale piazza Bufalini, la vista probabilmente si sarebbe fermata sulla cinta delle mura, a loro volta seguite da un fossato.

Elementi che insieme ad un corredo iconografico dettagliatissimo e ad una infinità di informazioni archeologiche, desunte dagli scavi per la Grande Malatestiana effettuati tra il 2005 e il 2010, fanno del volume una consultazione inevitabile ed una lettura appassionante.

Come spiega Marino Mengozzi - non nuovo ad operazioni editoriale di profondissimo respiro - il libro ha avuto una gestazione durata una decina di anni ed è stato dedicato a Sara Santoro, grande archeologa cesenate scomparsa qualche anno fa. "Scavi difficili - evidenzia Mengozzi - per i limiti imposti dagli edifici attuali. Se, come per incanto, si fosse potuto sollevare l’ex liceo ci sarebbe apparsa una meraviglia, ma questo è chiaramente un sogno. Lo scavo ha interessato anche le fondamenta dell’attuale facciata, di fatto finendo per incrociare e completare i lavori odierni per le tre piazze".

Un sito dalla complessa storia edilizia che si riverbera sulla sua affascinante storia archeologica, benché un po’ appannata dalle spoliazioni che si sono succedute nei secoli e dalle sovrapposizioni non sempre intellegibili nella lettura stratigrafica. Ma in parte chiarita dalla grande quantità di ricostruzioni, mappe, fotografie e planimetrie comprese nel libro.

Molto esteso il numero delle sepolture, oltre 100 quelle ricostruite in maniera chiara, che rendono verosimile la sensazione di camminare sui resti di un elevato campione di cesenati del tempo che fu.

"In epoca romana le tombe erano edificate oltre il limite urbano - chiarisce Mengozzi -; con l’allargamento della città e l’arrivo dei Francescani il sito, nella porzione davanti alla Malatestiana, è diventato un cimitero". Tra le tombe c’è quella, di tardo antico-alto medioevo, classificata con numero 21 che custodisce le spoglie di un adolescente sui 14 anni, morto presumibilmente di tubercolosi, di cui è stata ricostruita la fisionomia mediante analisi antropomorfe. Uno sguardo dal passato remoto che emoziona. Informazioni più puntuali emergono invece da una consistente presenza di reperti numismatici. "Medaglie e monete - sottolinea Marino Mengozzi - ci parlano, consentono la datazione dei siti, anche se dovessero aver subito spostamenti. Per non dire dei numerosissimi residui di vasellame, dei reperti vitrei, degli oggetti di uso comune e quotidiano.

Anche le 30 pagine di bibliografia costituiscono un patrimonio straordinario".

Il volume, che costa 35 euro, è disponibile per tutti gli interessati ad acquisirlo presso gli enti che lo hanno sponsorizzato, ma è anche diffuso nelle librerie cittadine.