REDAZIONE CESENA

Lotta contro l’influenza. Un milione di vaccini

La campagna contro il virus partirà il 7 ottobre, una settimana prima del 2023. Somministrazione gratis dai 60 anni in su e per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni.

Un milione di dosi disponibili per la vaccinazione contro l’influenza stagionale. Dopo le prime avvisaglie dei virus influenzali è stata anticipata a lunedì 7 ottobre la campagna regionale di vaccinazione: un milione di dosi disponibili, che potranno aumentare di un ulteriore 20%.

Nella passata stagione si sono ammalate in Emilia-Romanga un milione e 275mila persone con un picco di 23 casi per 1.000 assistiti, vicino al primato negativo del 2004 di 24,5 casi. La campagna di vaccinazione antinfluenzale, in Emilia-Romagna prenderà il via oltre una settimana prima rispetto al 2023. Una scelta, voluta dalla Regione, che è stata raccomandata dal ministero della Salute, in considerazione della circolazione dei virus respiratori nella stagione 2023/24.

Anche quest’anno è prevista, su richiesta, la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antiCovid-19: sono disponibili 300mila dosi aggiornate contro le nuove varianti e altre, se necessarie, saranno ordinate. Chi volesse vaccinarsi solo contro il Covid può già farlo presso i centri vaccinali per adulti e bambini. Non appena sarà completata la distribuzione dei vaccini anche ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e alle farmacie, i canali di somministrazione si amplieranno ulteriormente.

La vaccinazione antinfluenzale verrà offerta gratuitamente alle persone dai 60 anni in su, alle donne in gravidanza, indipendentemente dall’età gestazionale e a quelle che hanno appena partorito, alle persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi–59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi), ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari, alle persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo, ai donatori di sangue, ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Il vaccino potrà essere somministrato dai medici di medicina generale e dai pediatri che aderiscono, dalle farmacie convenzionate aderenti, dai servizi di sorveglianza sanitaria delle Aziende sanitarie, dai servizi di igiene e sanità pubblica, dai servizi di pediatria di comunità.

Il vaccino potrà essere somministrato anche a soggetti sani che lo richiedono. In questi casi si applica il pagamento di una cifra che va dai 19 ai 36 euro a dose.

Annamaria Senni