REDAZIONE CESENA

Lutto a Gambettola, è morto Federico Placucci

Una vita tra i residuati bellici. Si definiva l’ultimo demolitore. del viale della stazione.

Federico Placucci si è spento ad 83 anni all’ospedale Bufalini Era noto per il suo deposito di residuati bellici dell’ultima guerra

Federico Placucci si è spento ad 83 anni all’ospedale Bufalini Era noto per il suo deposito di residuati bellici dell’ultima guerra

Si è spento, ieri, all’ospedale Bufalini, Federico Placucci. Aveva 83 anni, era molto conosciuto sia a Gambettola che in altri luoghi d’Italia per il suo deposito di residuati bellici dell’ultima guerra e per il suo magazzino di articoli militari. Placucci era figlio di Sante, sopranominato ’E Chein ad Bagarel’, uno dei pionieri a Gambettola del mestiere dello straccivendolo, e Federico fin da bambino si innamorò di quell’attività, aveva infatti ancora i calzoni corti quando accompagnava suo padre alle gare d’asta che si svolgevano a Roma e in altre parti d’Italia, a casa stava sempre nel deposito a guardare i gli operai impegnati a demolire carri armati, autoblindo e cingolette. Dopo la morte del padre Sante fu lui a portare avanti l’attività, imparò tutto degli automezzi militari in uso durante la guerra e il suo magazzino di Gambettola, situato in viale Carducci divenne per molti anni punto di riferimento per chi voleva acquistare sia automezzi militari in disuso che lamiere e pezzi ricavati dalle demolizioni. Federico Placucci è stato tutta la vita in mezzo ai residuati bellici, non per i soldi ma per la sua grande passione. Si definiva l’ultimo demolitore del Viale della Stazione, la strada dove dopo la guerra operavano i demolitori concorrenti: Luigi Daltri, Enrico Foschi, Giuseppe Grilli, Angelo Foschi. "Il demolitore è il più bel mestiere del mondo – diceva – mi ha dato tante soddisfazioni".

Vincenzo D’Altri