REDAZIONE CESENA

Maltrattamenti all’asilo. L’insegnante in manette dopo settimane di soprusi

Le prime segnalazioni sul comportamento aggressivo della donna erano arrivate lo scorso autunno dai genitori e da alcune colleghe.

Le prime segnalazioni sul comportamento aggressivo della donna erano arrivate lo scorso autunno dai genitori e da alcune colleghe.

Le prime segnalazioni sul comportamento aggressivo della donna erano arrivate lo scorso autunno dai genitori e da alcune colleghe.

Il territorio della Valle del Rubicone è rimasto fortemente colpito dalla notizia dell’arresto di una maestra di una scuola materna, ammanettata dai carabinieri con la pesante accusa di aver maltrattato dei bambini. Ai domiciliari da alcuni giorni è finita una educatrice di mezza età residente in zona. Per la precisione l’arresto è stato materialmente eseguito dai carabinieri una settimana fa, su una misura adottata direttamente dal Giudice per le indagini preliminari (Gip), Ilaria Rosati, la quale ha accolto i risultati delle indagini trasmessi dal Pm che aveva chiesto un provvedimento restrittivo. Questo significa che le immagini delle telecamere nascoste e le registrazioni ambientali dei microfoni installati dagli stessi carabinieri, rendevano il quadro piuttosto eloquente. La donna accusata di maltrattamenti avrebbe più volte strattonato e percosso dei piccoli, con aggressioni anche verbali e ad alta voce. Per questi motivi è stato disposto il fermo e, dopo l’interrogatorio di garanzia, la maestra è stata accompagnata nella casa in cui vive, dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria. La notizia comunicata martedì dal comando provinciale dei carabinieri di Forlì-Cesena, ha sconvolto molti residenti, anche in virtù del fatto che in precedenza non vi erano state avvisaglie. Invece, secondo quanto riportato dagli investigatori, i casi di violenze sui piccoli duravano da diverse settimane, dal momento che i primi sospetti sono iniziati in autunno, per poi concretizzarsi tra la fine del 2024 e gennaio, il mese scorso. I carabinieri della Compagnia di Cesenatico, competenti sull’intera costa della provincia di Forlì-Cesena e nella Valle del Rubicone, hanno svolto minuziose indagini.

Con grande riserbo hanno utilizzato la moderna tecnologia che consente di registrare in alta definizione immagini e conversazioni da telecamere e microfoni nascosti, trasmettendo tutti gli atti alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Forlì-Cesena, dove le indagini sono a capo del pm Andrea Marchini. Secondo gli stessi carabinieri gli indizi sono gravi. Si tratta di soprusi perpetrati più volte, tant’è che i piccoli hanno manifestato un certo malessere nel comportamento, che è stato percepito dai genitori quando li riportavano a casa, ma sarebbe stato colto anche da alcune colleghe della maestra arrestata con la pesante accusa di maltrattamenti aggravati, che pesa come un macigno. L’arresto in questo caso è stato disposto per impedire alla stessa maestra di assumere altri comportamenti aggressivi nei confronti delle piccole vittime e per tutelare la loro salute. In sostanza era prioritario fermare quei comportamenti aggressivi. La scuola materna, le insegnanti, i genitori, ma anche le istituzioni, ora devono fare quadrato per far tornare la serenità alle piccole vittime.

Giacomo Mascellani