Manuela Teverini: la Cassazione conferma la condanna del marito a 20 anni

La donna voleva ottenere la separazione dal marito: 21 anni fa è scomparsa e le ricerche più volte avviate non hanno avuto esito

Manuela Teverini scomparve il 5 aprile del 2000

Manuela Teverini scomparve il 5 aprile del 2000

Cesena, 22 settembre 2021 - È stata confermata dalla Cassazione la condanna a venti anni di reclusione nei confronti di Costante Alessandri, marito di Manuela Teverini, la donna di 36 anni scomparsa dalla casa coniugale di Capannaguzzo, nel cesenate, la sera del 5 aprile del 2000, il suo cadavere da allora non è più stato ritrovato e il caso fu inizialmente archiviato dalla procura di Forlì. A chiedere la conferma del verdetto emesso dalla Corte di Assise di Bologna il 12 dicembre 2019, a seguito della riapertura delle indagini, è stato il Pg della Cassazione in pubblica udienza ieri mattina davanti ai giudici della Prima sezione penale della Suprema Corte che hanno accolto le sue indicazioni all'esito di una camera di consiglio conclusasi da poco a tarda notte.

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Manuela Teverini scomparve il 5 aprile del 2000
Manuela Teverini scomparve il 5 aprile del 2000

In appello, l'accusa aveva chiesto la condanna all'ergastolo sostenendo la premeditazione del delitto e dell'occultamento del cadavere, ma i giudici di Bologna hanno lasciato inalterata la condanna a 20 anni emessa dal Gup di Forlì il 18 gennaio 2019. In primo grado, il processo si è svolto con il rito abbreviato davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Forlì, Giorgio Di Giorgio. Il pubblico ministero Filippo Santangelo aveva chiesto la condanna all'ergastolo, ma il gup ha escluso l'aggravante della premeditazione e, partendo dalla pena di trent'anni, ha applicato la riduzione di un terzo per il rito abbreviato.

Nel 2002 Alessandri venne arrestato e rimase in carcere a Forlì per circa un mese, poi il caso della scomparsa di sua moglie Manuela venne archiviato, dopo che le perquisizioni e gli scavi attorno al podere di Capannaguzzo non portarono ad alcun esito. Nel 2016, la vicenda venne riaperta anche a seguito della perseveranza delle sorelle e dei familiari di Manuela Teverini. In alcune intercettazioni di colloqui con una giovane donna ucraina con la quale aveva una relazione, e che fu messa sotto protezione e condotta in una località segreta, Alessandri aveva ammesso di essere stato lui ad uccidere la moglie. La coppia aveva una figlia, di appena quattro anni quando la mamma scomparve. Ora è adulta ed è stata cresciuta dalla famiglia materna.