ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Mercato immobiliare in ripresa. Cresce l’offerta di case in vendita

A Cesena il prezzo medio si attesta a 2.265 euro al metro quadro, in aumento del 2,8% su base annua

In tutta l’Emilia-Romagna crescono le compravendite di appartamenti e l’indice dei prezzi al metro quadro appare in rialzo generale anche negli ultimi mesi del 2024 (foto di repertorio)

In tutta l’Emilia-Romagna crescono le compravendite di appartamenti e l’indice dei prezzi al metro quadro appare in rialzo generale anche negli ultimi mesi del 2024 (foto di repertorio)

Cesena non sarà forse la regina del mattone, ma i prezzi di vendita delle case nella nostra città tengono e, addirittura, aumentano. Il mercato immobiliare emiliano-romagnolo ha mostrato prezzi di vendita e canoni di locazione che si sono mossi di pari passo nel 2024, aumentando entrambi del 6,1% rispetto a dicembre 2023. È questa una delle fotografie scattate da Immobiliare.it Insights, del gruppo di Immobiliare.it. Secondo l’analisi, alla fine del 2024 chi vendeva casa in Emilia Romagna chiedeva mediamente 2.275 euro al metro quadro, mentre chi la affittava poco più di 13 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda gli altri indicatori di mercato, su base annua l’offerta in Emilia-Romagna ha conosciuto un incremento sia sulla vendita che sugli affitti. Un balzo in avanti si è visto per le locazioni, dove l’offerta è aumentata addirittura del +48,6% (ma ci sono province in cui si assiste a un calo e altre in cui c’è stato un aumento vertiginoso), mentre per le compravendite l’accumulo è stato pari al +6,9%. La domanda, invece, come avvenuto in diverse altre regioni italiane, è aumentata del 17,7% per le case in vendita, mentre per gli affitti si è vista un’importante diminuzione (-23,6%).

Anche a Cesena aumenta la disponibilità di immobili in vendita. Da un focus sul Cesenate vediamo che l’offerta delle case è aumentata del +4,2% negli ultimi tre mesi. E così pure il prezzo delle case ha visto un decisivo balzo in avanti. Il prezzo medio al metro quadro per le case in vendita nel comune di Cesena si attesta sui 2.265 euro al metro quadro, aumentato dell’1,9% negli ultimi tre mesi e del 2,8% nell’ultimo anno. Ma qual è la tipologia delle persone che si possono permettere di acquistare casa? Se un single che percepisce uno stipendio medio non si può attualmente permettere di acquistare casa in città, va meglio alle coppie, per le quali la convenienza è salita di 6,6 punti percentuali, con l’accessibilità complessiva al 33,6%.

I trend delle compravendite variano da città a città. Allargando lo sguardo a tutti i territori emiliano-romagnoli, quasi ovunque si nota un aumento generale dei prezzi su base annua, in accordo con la tendenza regionale. L’unico scostamento è rappresentato dal comune di Forlì, in calo dell’1,2%. Dietro a Bologna (3.580 euro/mq), il secondo territorio più costoso in cui acquistare un immobile è la provincia di Rimini (3.168 euro/mq medi), seguita dalla provincia di Ravenna (2.966 euro/mq). Al contrario, la zona più vantaggiosa è la provincia di Piacenza, che nonostante un aumento del 6,1% nei 12 mesi rimane ancora al di sotto dei 1.200 euro/mq.

Per quello che concerne la domanda di case in vendita la crescita più rilevante è quella della provincia di Forlì Cesena (+35,8%), ma ben performa, a livello di interesse, anche la provincia di Reggio Emilia (+29%). Più variegato, a livello di canoni, il mondo che concerne la domanda di locazioni. Sono cinque i territori a mostrare segno meno nel 2024: si fa riferimento ai comuni di Cesena (-1%), Modena (-3,8%) e Rimini (-1,3), così come alle province di Forlì Cesena (-14,3%) e a quella di Reggio Emilia (-0,3%). Per il resto, gli aumenti sono diffusi nelle restanti aree regionali. Solo in tre zone la disponibilità di case in affitto è in calo nel 2024, vale a dire nelle province di Reggio Emilia e Rimini, che segnano rispettivamente un -21,9% e un -16,2%, e nel comune di Cesena (-22%). L’accumulo più significativo è invece quello del comune di Rimini, al +92,4%. A livello di interesse, sebbene nella gran parte dei territori si sia manifestato un decremento, rimangono comunque alcuni comuni e province con un comportamento positivo, tra cui il +42,9% della provincia di Parma e il +44% della provincia di Forlì Cesena.