
Mostra per il centenario di Cappelli
di Raffaella Candoli
Il 17 febbraio di 100 anni fa nasceva a Cesena Giovanni Cappelli, figura di primaria rilevanza nella pittura figurativa italiana del secondo ‘900. A celebrarlo nella ricorrenza sarà per prima l’Officina dell’Arte, sabato alle 10.30, in un ideale "giorno dopo" rispetto alla data del 1923. E saranno la sorella 93enne Maddalena dai ricordi vividi e la mente lucida, e il cognato Luigi Mercuriali a narrare il Cappelli uomo, mentre l’artista sarà ricordato dal collezionista Angelo Fusconi e dallo studioso d’arte Orlando Piraccini, con la partecipazione di estimatori e dell’assessore alla Cultura Carlo Verona. In Officina si potranno vedere una 15ina di opere esemplari dell’arte di Cappelli, provenienti dal collezionismo cesenate, esposte insieme ai quattro dipinti di proprietà dello stesso Fusconi.
"Vogliamo onorare Cappelli – afferma Orlando Piraccini - senza enfasi celebrativa, ma con quel sentimento di stima e di considerazione che si continua ancora a provare davanti alla sua pittura così ricca di significati e che si è evoluta nella più evidente continuità dall’iniziale realismo sociale e popolare alla figurazione di matrice esistenzialista ed intimista". A tale percorso svolto da Cappelli si riferiscono dipinti e disegni esposti all’interno dell’"Officina". Non mancano opere mai prima presentate in pubblico, come quella di grandi dimensioni di proprietà di Maddalena Cappelli, che non compare in alcun catalogo, ed esemplari assai noti come ‘Madre e figlio’, illustrato nella copertina del catalogo della grande mostra forlivese del 1992, due anni prima della precoce scomparsa dell’artista. Per Angelo Fusconi "l’auspicio è che il grande pittore venga ricordato a Cesena anche con altre iniziative nel corso di quest’anno, e che progetti espositivi vengano promossi da Milano, la città nella quale Cappelli si trasferì nel 1959 a contatto con l’ambiente artistico locale imponendosi nel panorama artistico nazionale del secondo ‘900.
A Cesena Cappelli si dedicò all’esecuzione di opere pittoriche e decorative di soggetto sacro: dal ciclo delle donne eroiche dell’Antico testamento, ritratte nell’antisacrestia della Basilica del Monte, alla calotta absidale della Chiesa di Montereale del 1949 e del santuario della chiesa Madonna della Consolata di Gambettola, dove nei quattro pennacchi della cupoletta ha dipinto una curiosa immagine di putti-bambini in abiti contemporanei (maglietta e calzoncini). Affreschi che saranno seguiti a distanza di qualche tempo dalle grandi pale d’altare per le chiese di San Pietro e di Gattolino ormai già sature di quella marcata vena espressionistica caratterizzante l’intero corso della pittura "metropolitana" di Cappelli". Nel corso dell’incontro in Officina verranno annunciate le azioni previste all’Abbazia del Monte, per sabato 4 marzo, giovedì 9 e nuovamente in Officina dell’Arte sabato 11 marzo: un progetto in occasione della tradizionale Festa della donna che oltre agli Amici del Monte, ai monaci benedettini, e all’Officina dell’Arte, coinvolge le associazioni femminili PerLedonne e Fidapa Malatesta, il Conservatorio Maderna e il quartiere Fiorenzuola, col patrocinio del Comune. Le opere di Giovanni Cappelli resteranno esposte all’Officina dell’Arte fino al 5 marzo e saranno visibili su appuntamento dalla giornata di giovedì alla domenica. (cell. 3388501051 – www.officinadellartecesena.it).