REDAZIONE CESENA

Mussolini non sarà più un cittadino onorario

Sogliano, la revoca all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. La sindaca: "Una decisione simbolica in linea con i valori della democrazia".

La giunta comunale di Sogliano al Rubicone

La giunta comunale di Sogliano al Rubicone

Il consiglio comunale di Sogliano revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La decisione è all’ordine del giorno del prossimo consiglio in programma lunedì 30 settembre alle 20.30. In discussione le modifiche al documento unico di programmazione semplificato (dups) 2024/2026; l’utilizzo parziale avanzo di amministrazione accertato con il rendiconto di gestione 2023 e variazioni al bilancio di previsione finanziario 2024/2026; l’approvazione documento unico di programmazione semplificato (dups) 2025/2027; la convenzione tra i comuni di Mercato Saraceno, Sogliano e Dovadola per la conduzione in forma associata del servizio di segreteria - approvazione schema di convenzione; la convenzione fra l’Unione dei comuni Valle Savio e i Comuni di Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone per la gestione delle attività di coordinamento funzionale degli sportelli unici per l’edilizia e le attività produttive 1 luglio 2020-30 giugno 2024, proroga fino al 31 dicembre 2024. Quanto alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini la sindaca Tania Bocchini ha detto: "Si tratta di un gesto simbolico nell’80° anniversario della Liberazione. Nei mesi scorsi abbiamo conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento. Durante il regime fascista nel 1923 e 1924 quasi tutti i comuni italiani hanno concesso la cittadinanza onoraria a Mussolini, fra questi anche Sogliano. Oggi proponiamo la revoca di questa cittadinanza come decisione simbolica e morale che riflette un rifiuto delle ideologie e delle azioni del regime fascista in linea con i valori democratici e istituzionali dell’Italia contemporanea".

Ermanno Pasolini