
Turiste sulla spiaggia di Cesenatico (repertorio)
E’ negativo il bilancio del turismo nel primo quadrimestre del 2025. Dal 1° gennaio al 30 aprile, i numeri indicano infatti che ci sono stati meno arrivi e meno pernottamenti rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno, con i turisti stranieri che in parte aiutano il comparto, mentre i vacanzieri italiani sono in flessione. È quanto emerge dai dati ufficiali pubblicati dalla regione Emilia-Romagna, dove la provincia di Forlì-Cesena nel suo complesso ha registrato 189.671 arrivi con un meno 9 percento secco, e 578.393 presenze (meno 2,8 percento). In riviera Cesenatico ha avuto 67.731 arrivi (meno 11,61 percento), e 271.231 presenze (meno 4,5 percento), Gatteo 8.343 arrivi (meno 14,91 percento), e 25.412 presenze (più 1,4 percento). San Mauro Pascoli è la località con le migliori performance, in virtù di 1.857 arrivi (più 8,61 percento), e 11.597 presenze, cioè il 30,4 percento in più; Savignano sul Rubicone con la piccola Savignano Mare ha contato invece 1.372 arrivi (meno 21,21 percento), e 7.244 pernottamenti che fanno comunque ottenere un più 0,5 percento. La tendenza al mare, in inverno e in primavera, è quella dei fine settimana e delle vacanze brevi di 3-4 giorni. Per compiere una seria analisi dei dati turistici occorre tenere in considerazione vari fattori, dal meteo alla capacità di spesa reale con gli stipendi che non aumentano a fronte di rincari sempre più evidenti, sino alla condizione economica degli italiani e le incertezze dovute alle guerre in Ucraina e in Palestina.
A giudizio di Alfonso Mini, presidente di Adac Federalberghi, la causa della flessione è il potere di acquisto: "Abbiamo un’inflazione troppo elevata, le famiglie fanno sempre più fatica a far quadrare i conti e la nostra nicchia di mercato prevalente sono proprio le famiglie; comunque nel bilancio del primo quadrimestre del’anno molto ha influito il maltempo e in alcune giornate anche il meteo terrorismo. Per il futuro della stagione estiva comunque non abbiamo affatto sensazioni negative".
Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico, non è affatto preoccupato: "A mio avviso questi sono dati poco significativi per un comune come il nostro, che si basa sul turismo balneare; sono numeri che hanno un significato statistico, ma non pesano, specie quest’anno, caratterizzato da una primavera con molte giornate di maltempo".
Guardando invece le località turistiche della collina, Bagno di Romagna ha registrato 28.523 arrivi (meno 16,61), e 50.472 presenze (meno 17,6 percento), Bertinoro 3.396 arrivi (meno 11,71), ma tengono le presenze che sono state 13.033, in lieve aumento sullo scorso anno con un più 0,6 percento; Longiano invece soffre con 1.683 arrivi (meno 18,51), e 3.610 pernottamenti (meno 14,9 percento). Nelle località termali e dell’entroterra la tendenza alle vacanze brevi è quindi ancora più marcata, visto che la permanenza media è di due giorni.
Fra le città capoluogo, Cesena lavora molto con le fiere ed il turismo degli uomini d’affari legati alle grandi aziende presenti in città; se da un lato i 25.054 arrivi sono in lieve calo, perdendo il 2,21 percento rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno, i pernottamenti sono invece in consistente aumento, 57.163, quindi più 9 percento. La città di Forlì sostanzialmente tiene, con 32.902 arrivi che registrano un lieve aumento (più 1,41), e le 90.435 presenze invece in lieve diminuzione (meno 1,5 percento).
Giacomo Mascellani