Occuparono casa popolare: marito e moglie assolti

Due coniugi sessantenni sono stati assolti dall’accusa di invasione di terreni ed edifici e di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. La coppia era già finita alla ribalta delle cronache perché per mesi, nel 2020, aveva manifestato davanti al municipio, soggiornando anche sotto al loggiato del Comune di Cesena per ottenere una casa popolare. Un iter lungo e complesso cominciato nel 2019, quando la coppia era entrata in contatto con i servizi sociali perché bisognosa di un tetto sotto cui stare. I coniugi avevano raccontato di non avere più una casa in seguito all’interruzione del loro programma di protezione per collaboratori di giustizia. Non essendo residenti a Cesena non potevano ottenere un alloggio popolare al di fuori delle graduatorie di legge. Malgrado ciò, sono stati assistiti dai servizi sociali e hanno ricevuto contributi economici. Dal Comune gli erano state proposte diverse soluzioni abitative da subito rifiutate. Finché, nell’aprile 2020 uno dei due coniugi si sarebbe introdotto in un alloggio sfitto del Comune che aveva, a suo dire, trovato aperto. L’occupante abusivo (il marito) avrebbe anche manomesso e ‘spiombato’ il contatore dell’acqua di pertinenza dell’alloggio. A sua discolpa, l’imputato (difeso a processo dall’avvocato Raffaele Pacifico) ha sostenuto che a quei tempi era malato e che si sarebbe introdotto nell’edificio per necessità e senza deturpare l’ambiente. Sono stati assolti entrambi.