MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Pasqua un po’ meno dolce. Colombe e uova di cioccolato, rincari medi del 30%

Il pluripremiato pasticcere Gianluca Casadei: "Il cacao nel giro di un anno è raddoppiato. Ma preoccupa di più l’ossessione dei romagnoli per la linea".

Il pluripremiato pasticcere Gianluca Casadei: "Il cacao nel giro di un anno è raddoppiato. Ma preoccupa di più l’ossessione dei romagnoli per la linea".

Il pluripremiato pasticcere Gianluca Casadei: "Il cacao nel giro di un anno è raddoppiato. Ma preoccupa di più l’ossessione dei romagnoli per la linea".

A impensierirlo, più che i rincari generalizzati delle materie prime e dell’energia, è il calendario delle festività: "quando la Pasqua è ‘alta’ e cade ad aprile inoltrato – esordisce con convinzione Gianluca Casadei, titolare della pluripremiata pasticceria Casadei a Gambettola e fornitore di numerose insegne della ristorazione in tutta la provincia – in Romagna si pensa solo alla prova costume. Faremo più fatica a vendere dolciumi". Le ristrettezze prescritte dal nutrizionista si allacciano a quelle imposte dal portafoglio: secondo le associazioni dei consumatori, infatti, chi acquisterà le specialità simbolo della tradizione pasquale (colombe e uova di cioccolato in primis) dovrà mettere in conto una spesa sensibilmente più elevata – mediamente, +30% - rispetto a un anno fa.

"I rincari riguardano specialmente il cacao – conferma Casadei -: nel giro di un anno, è raddoppiato. Per le uova, fresche e pastorizzate, i prezzi sono aumentati tre volte solo nell’ultimo mese. Anche il burro, materia prima base della colomba, ha registrato incrementi che definirei astronomici: parliamo di un +80% in un anno. Ai rincari degli ingredienti si aggiungono i costi da sostenere per l’energia elettrica, che gravano sull’intero processo produttivo. Sì, siamo stati costretti a ritoccare lievemente i prezzi, ma sono ritocchi limitati, che dimostrano la nostra vicinanza ai clienti e la nostra buona volontà, anche in periodi complicati come quello attuale".

Un’altra soluzione adottata da Casadei per andare incontro alla clientela consiste nel vendere le uova di cioccolata a peso, per consentire agli acquirenti di optare per dimensioni più piccole dello standard, ma commisurate al proprio budget. "Avviamo proprio in questi giorni la produzione dei lievitati di Pasqua – prosegue il pasticcere –. Oltre alla colomba, sono già piovute le richieste per la pagnotta pasquale: una tradizione secolare del nostro entroterra, molto cara ai romagnoli. I gusti più gettonati? Per le uova, il cioccolato fondente; per la colomba, oltre al best-seller pistacchio, il mio "Amarcord", in una versione più ‘primaverile’ rispetto all’omonimo panettone: è a base di pesce sciroppate, fragole romagnole e marzapane".

Sul caro-Pasqua è intervenuto anche Angelo Malossi, presidente Fipe-Confcommercio Cesena: "L’impennata dei prezzi dei prodotti pasquali – spiega - si inquadra in un contesto generale in cui i costi sono aumentati; tuttavia, se analizziamo il costo finale del prodotto, l’incremento è generalmente minore rispetto a quello mostrato dalle materie prime. Ancora una volta, si evidenziano l’intenzione e l’impegno degli imprenditori, che tendono a mantenere il rapporto fiduciario con i clienti, a non ricaricare nell’esatta misura del rincaro delle materie prime, per evitare che i costi si alzino troppo. Piuttosto, fin dove è possibile, riducono le marginalità. Confcommercio affianca le imprese anche nel campo dell’analisi della propria marginalità, affinché adottino tecniche di controllo di gestione in grado di monitorare la sostenibilità economica e finanziaria senza deludere la propria clientela, né perdere quote di mercato".