
L’esultanza di Prestia che poi corre davanti alle telecamere per dedicare il gol alla mamma (Foto Ravaglia)
Tre punti fondamentali per avvicinarsi all’obiettivo primo di questa stagione: la salvezza. Michele Mignani a fine gara non si nasconde e ammette: "Ho detto ai ragazzi che questa sarebbe stata una gara che ci avrebbe messo da una una parte o dall’altra e probabilmente lo ha fatto. Ci siamo di sicuro avvicinati al nostro traguardo, è chiaro che l’obiettivo va raggiunto, mancano dieci partite, dobbiamo fare sempre del nostro meglio, ma abbiamo fatto un passo importante". Ancora una partita in cui il Cesena ha saputo soffrire e venire a capo della matassa riuscendo a portare a casa il massimo del risultato, evidentemente i giocatori hanno recepito gli imput della vigilia che parlavano di Salernitana come avversario molto pericoloso. "La squadra ha di sicuro capito l’importanza della partita – ha continuato il tecnico bianconero –. L’ approccio è stato quello giusto soprattutto nei primi venti minuti, poi contro un avversario cha ha giocatori esperti e forti abbiamo avuto difficoltà. Nel secondo tempo siamo ripartiti bene, questa è stata una gara piena di episodi, di decisioni viste e riviste, bravi a crederci fino in fondo, sono felice per i ragazzi perchè se lo meritano".
Determinanti ancora una volta i cambi operati in corsa che hanno mutato il volto del Cavalluccio. "Avevamo perso le distanze – spiega Mignani – e concesso troppo palleggio a loro. In particolare mi sembrava che Saric avesse perso riferimento e volevo un giocatore, Bastoni, che conosce meglio il lavoro di catena con Celia e Mangraviti, così abbiamo riconquistato il territorio. Poi con l’andare dei minuti ho forzato gli altri cambi, ma quando hai una rosa che ti dà possibilità di portare dentro energia è giusto sfruttarla".
Le ultime parole sono ancora sulla classifica e se si può cominciare a pensare al secondo obiettivo stagionale, l’accesso ai playoff. Il mister però dribbla il discorso: "Penso solo alla prossima gara con il Brescia. Voglio fame di fare risultato da parte di tutti, noi dobbiamo fare il nostro percorso e i nostri punti e alla fine vedremo dove siamo arrivati".
Gol con dedica, alla mamma, per Giuseppe Prestia premiato all’inizio della gara con la targa delle cento partite in bianconero raggiunte contro il Pisa. "L’avevo sentita la mattina e mi aveva preannunciato il gol – ammette – per cui l’ho voluto dedicare a lei, anche perchè ho attraversato un periodo non bello legato a cose extracalcistiche e che non mi hanno lasciato tranquillo. Ora è superato e sto meglio ed anche il rendimento è migliorato". Un gol che tra l’altro gli permette di mantenere la percentuale del 100 percento di reti segnate rispetto ai tiri in porta. "Mi parlava di questa statistica proprio ieri Siano – continua Prestia –, felice di averla mantenuta, comunque in questo ultimo periodo raccogliamo i frutti di quei sei mesi in cui magari non abbiamo portato a casa quanto meritavamo". Gol a parte, per lui una vera e propria battaglia con Cerri, centravanti di stazza oltre che di esperienza: "Conosco Alberto da tempo, siamo stati insieme a Parma, conosco le sue caratteristiche e ho cercato di contenerlo. In generale la squadra ha fatto bene i primi minuti, ma in questi casi prendi un contropiede e ti viene la paura e magari retrocedi di qualche metro, ecco le difficoltà del primo tempo. Il loro rigore sbagliato ci ha dato fiducia, ma questa è la serie B, basta un episodio e vinci o perdi le partite".
Andrea Baraghini