Percorsi di danza al teatro Petrella

Dal 24 marzo si apre un tripudio di spettacoli, incontri, prove e il corso di alta formazione per giovani performer .

Percorsi di danza  al teatro Petrella

Percorsi di danza al teatro Petrella

La primavera porta la danza al teatro Petrella di Longiano. Nello storico teatro adagiato tra le colline in fiore, torna per l’ottavo anno la rassegna ’Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi’, frutto della collaborazione con L’arboreto-Teatro dimora di Mondaino, nell’ambito di E’bal-Palcoscenici per la danza contemporanea. Da venerdì 24 alle 21, con il debutto del nuovo lavoro ’Shoes on’, della danzatrice e coreografa Luna Cenere, si apre un tripudio di spettacoli, incontri, prove aperte, e il nuovo corso di alta formazione per giovani performer finanziato dalla Regione.

Il Petrella, uno tra i primi teatri a livello nazionale ad offrire da decenni, non solo un palcoscenico per le prove, ma anche una foresteria annessa al teatro, ospiterà due residenze creative che si concluderanno con una restituzione sotto forma di prova aperta al pubblico. La prima è quella di Teodora Grano (performer e autrice, attiva in progetti della scena contemporanea di circo e danza), che sabato 20 maggio porterà in scena Daughters, sul concetto dell’essere figlie.

Domenica 11 giugno la danzatrice e coreografa Fabritia D’Intino rappresenterà Cancan, che partendo dalla festosa e audace danza francese che spopolava nei cabaret al tempo della Belle époque indaga correlazioni tra intrattenimento, erotismo e virtuosismo.

Nel mese di maggio il Petrella avvierà il corso di alta formazione ’I corpi e le voci della danza’, finanziato con risorse del Programma regionale Fondo sociale europeo Plus 2021-2027, che coinvolge anche. Dal 22 al 26 maggio, quindici performer selezionati tra i residenti e domiciliati in Emilia-Romagna, avranno lezioni pratiche tenute da Marco Valerio Amico, coreografo, danzatore e cofondatore della compagnia gruppo Nanou. Si riprenderà poi in autunno coi docenti Simona Bertozzi e Alessandro Carboni.

Raffaella Candoli