ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Piazza Almerici sorride. Piadina, chiosco riaperto

Era chiuso da quasi due anni, i titolari sono gli stessi. "Orari non definitivi, ma entreremo presto a regime. Bisogna liberare lo spazio da bidoni e biciclette".

Il chiosco di piadina in piazza Almerici ha riaperto l’altro ieri dopo quasi due anni

Il chiosco di piadina in piazza Almerici ha riaperto l’altro ieri dopo quasi due anni

La grande piazza Almerici, con due bar all’imbocco in corso Mazzini, ma spoglia nella restante parte, ora è più piena con la riapertura dopo quasi due anni del chiosco di piadina, avvenuta l’altro ieri.

Una riapertura attesa per il servizio a residenti, frequentatori del centro storico e della Biblioteca Malatestiana e che completa il progetto delle Tre Piazze visto che il chiosco ne risultava parte integrante, dal momento che veniva previsto il suo spostamento da piazza Fabbri, dove era situato precedentemente occultando la visione della Malatestiana a chi proveniva da via Zeffirino re, all’antica localizzazione dietro il palazzo del Ridotto.

Insomma: un elemento integrante delle nuove Tre Piazze.

II chiosco di piadina in piazza Almerici è riapparso dunque con le consuete pareti esterne effigiate delle immagini delle Malatestiana che pare un’appendice esterna della vicina Biblioteca.

Quando i lavori di riqualificazione delle Tre Piazze si erano conclusi, nell’estate 2023, il chiosco non aveva riaperto. E non è stato un bel vedere, in una parte di piazza che ha bisogno di punti di attrazione. Un chiosco che con il passaggio nel cuore del centro avrebbe di che lavorare. In realtà la sua chiusura era avvenuta mesi prima dell’estate 2023 durante lo svolgimento del cantiere quando ad essere occupata fu piazza Fabbri, dove i disagi e l’accerchiamento del cantiere indussero il chiosco a chiudere i battenti. Una chiusura che si è protratta per quasi due anni.

Il nuovo corso dell’attività commerciale vede sempre altimone la titolare Andreina Amaducci, concessionaria della licenza dal Comune, affiancata dalla figlia Eleonora e dal marito Alessandro Cassani.

"Abbiamo riaperto l’altro ieri – spiegano – e gli orari non sono per il momento ancora definitivi. In poco tempo contiamo in ogni modo di renderli regolari e a pieno regime. È importante anche procedere ad un assetto decoroso del luogo dove attualmente sono affastellate biciclette e contenitori della spazzatura e regna un po’ di confusione e mancanza di pulizia."