
L’intervento delle forze dell’ordine durante Pisa-Cesena del maggio 2003
Pensi alla sfida di Pisa e subito alla memoria torna a quel pomeriggio del maggio del 2003 quando nella semifinale di andata playoff, in campo e fuori, accadde di tutto, con strascichi che resero infuocata anche la partita di ritorno al Manuzzi. La cronaca è arcinota: in un Arena Garibaldi strapiena, oltre 14mila gli spettatori presenti, ovviamente in larga parte nerazzurri, la gara andò avanti equilibrata fino al 21’ del secondo tempo, quando l’arbitro fischiò un rigore a favore dei padroni di casa, tra le proteste veementi dei bianconeri, per un presunto fallo di mano in area di Terlizzi. Subito dopo la trasformazione di Ambrosi, un tifoso del Cavalluccio decise di manifestare il suo dissenso scavalcando la recinzione facendo invasione di campo.
Fin qui nulla di preoccupante, senonché l’intervento deciso degli steward e poi della polizia, che scelse le maniere forti per sedare una situazione che di pericoloso aveva poco, scatenò la reazione di alcuni giocatori del Cesena. In testa capitan Confalone, poi altri compagni intervennero a difesa del supporter e nel parapiglia volarono spintoni e forse qualcosa in più. La gara sul campo finì con la vittoria pisana, ma dopo il triplice fischio le forze dell’ordine procedettero all’identificazione e alla denuncia dei giocatori coinvolti: Confalone appunto e con lui Vitiello, Vasari, Myrtaj, Cesari e Chiaretti. Procedure con tanto di interrogatori svolte a ’caldo’ nelle salette adiacenti agli spogliatoi dello stadio, la cosa poi finì nella classica bolla di sapone con 2.000 euro di multa per la società, mentre 4 mesi per invasione e 3 anni di Daspo furono la sanzione per il tifoso che aveva fatto invasione di campo. Al ritorno, in un Manuzzi ovviamente molto caldo, il Cavalluccio non riuscì a ribaltare il risultato, finì 1-1- con vantaggio pisano di Bettini e pareggio di Rea, e l’esultanza finale fu di marca toscana.
Il Pisa è però anche tra le squadre che il Cesena ha affrontato più di tutte nella sua storia. Quello di sabato sarà il cinquantaduesimo incrocio e solo con Perugia e Genoa i precedenti sono stati maggiori (55 per entrambe). Un bilancio generale che vede l’ago pendere dalla parte nerazzurra: 22 le sconfitte rimediate con i toscani a fronte di 16 vittorie Cesena e 15 pareggi. In particolare, Arena Garibaldi indigesta ai colori bianconeri, ben 17 infatti le sconfitte su un totale di 26 match, poi ancora 5 pareggi, mentre sono solo 4 le vittorie, compresa l’ultima in Coppa Italia, mercoledì scorso. Cesena corsaro anche nell’ultimo precedente in campionato, quello del 2016-2017 – era sempre in serie B – finito 1-0 con gol vittoria, dell’undici allenato da Camplone, di Camillo Ciano.
Andrea Baraghini