
di Giacomo Mascellani
I genitori degli studenti che frequentano il liceo scientifico Enzo Ferrari e l’Ite Giovanni Agnelli di Cesenatico, chiedono di installare delle strutture mobili per recuperare gli spazi che servono ad accogliere i loro figli a scuola. È emerso nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi fra la Provincia, rappresentata dal consigliere Monica Rossi e dal dirigente del servizio tecnico, l’architetto Alessandro Costa, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli e i genitori del Consiglio dell’Istituto ‘Leonardo da Vinci’ che raggruppa le due scuole, rappresentati dalla presidente Alice Aletta e dal vicepresidente Rocco Berardi.
La situazione dei due plessi in termini di spazi è sofferente da molto tempo e la pandemia ha acutizzato il problema: "Anche se non è mai stato possibile rispettare il rapporto fra studenti e cubatura dei locali come prevede la normativa di riferimento _dicono Aletta e Berardi_, noi genitori del Consiglio d’istituto abbiamo chiesto quali fossero le opzioni perseguibili sia nel breve che nel lungo termine, per risolvere definitivamente il problema degli spazi scolastici. Nonostante i ripetuti interventi nel corso degli anni, non ultimo l’adeguamento sismico, è stato evidenziato che attualmente sono stati già utilizzati tutti gli spazi a disposizione, inclusi anche i laboratori e le aule insegnanti, trasformati in aule. Ma ciò non è sufficiente per evitare che vi siano classi che debbano necessariamente turnare, questo a prescindere dall’emergenza Covid".
I genitori non vogliono iniziare il nuovo anno scolastico in settembre nelle stesse situazioni e fanno richieste precise: "Noi chiediamo di adottare moduli ‘prefabbricati di pregio’ per compensare le aule mancanti, da posizionare in prossimità dei due plessi. Inoltre abbiamo chiesto la possibilità di installare una copertura gonfiabile da destinare ad uso palestra presso l’Ite ‘Agnelli’ visto che si utilizza il Palazzetto dello sport con l’obbligo conseguente di utilizzare il servizio di trasporto".
I genitori degli studenti chiedono anche di prevedere la sostituzione della sede dell’Ite Agnelli giudicata non più idonea: "A lungo termine _proseguono Aletta e Berardi_, la richiesta è di individuare altri edifici che possano ospitare l’Ite, con caratteristiche più consone rispetto all’attuale sede in viale Carducci. La sensazione è stata quella di aevre poca chiarezza rispetto alle disposizioni dettate a livello governativo. Pur vedendo la volontà della Provincia e dell’Amministrazione per valutare le possibili soluzioni, ci dispiace constatare che ancora oggi non sia possibile delineare un progetto per la ripartenza di settembre".