Preside candidato nel Pd: "Difendo i prof aggrediti"

Postiglione, a capo del linguistico. "Troppa violenza contro il personale scolastico. Non ho tessere, sono progressista. Non farò campagna elettorale al liceo Alpi".

Preside candidato nel Pd: "Difendo i prof aggrediti"

Preside candidato nel Pd: "Difendo i prof aggrediti"

C’è anche un preside di scuola superiore candidato alle comunali dell’8 e 9 giugno nella lista del Pd di Cesena, Francesco Postiglione, dirigente scolastico da 12 anni, presidente dell’associazione Scuole autonome di Forlì Cesena, a capo del liceo linguistico Alpi.

Come mani si è candidato nel Pd, dirigente Postiglione?

"È stato il sindaco a farmi la proposta. In questi anni ci siamo conosciuti per questioni di lavoro per via del Covid e dell’alluvione quando il Comune ha dovuto coordinarsi con le scuole del territorio, e con me che ero referente di ambito. La proposta on è nata da appartenenze politiche e l’ho accettata in quanto rappresentante della società civile, nello specifico della scuola".

In che area politica si colloca?

"In quella progressista. Non ho mai avuto tessere di partito, nonostante abbia trascorsi a Napoli quando ero insegnante dove sono stato candidato consigliere provinciale nel 2004 per la lista Società Civile (a cui aderivo)-Di Pietro-Occhetto, In seguito sono stato nel comitato elettorale del primo mandato De Magistris, come referente del Nuovo Partito d’Azione"

A Cesena si è impegnato in polita?

"Non direttamente, ma facendo divulgazione di filosofia politica e teoria della democrazia presso alcune università per adulti della Romagna. Sono stato membro di Sinistra d’Azione associazione ispirata all’azionismo che annoverò come membri Bobbio, Calamandrei e Parri e fu vicino a Gobetti e ai fratelli Rosselli".

Se sarà eletto di che cosa si occuperà?

"Di scuola, formazione e cultura. Mi piacerebbe diffondere a Cesena la cultura del rispetto della scuola e dei suoi lavoratori, siamo in piena emergenza. La violenza verso il personale scolastico ha un retroterra di sfiducia da parte dell’utenza, che spesso nasce da mancata conoscenza di alcune dinamiche".

Può creare imbarazzo a un dirigente di scuola candidarsi in un partito?

"Ci ho riflettuto a lungo. Appurato che non esiste incompatibilità con il mio ruolo, informati i miei diretti superiori e anche i colleghi di giunta Asa Foce ai quali ho chiesto un parere senza ricevere risposte negative, rispetterò alla lettera il codice disciplinare di dipendenti e dirigenti pubblici".

In che modo, preside?

"Il mio primo impegno è non fare alcun genere di campagna elettorale a scuola. Colleghi, docenti, personale, alunni e genitori non sentiranno da me una sola parola sull’argomento. Al di fuori dalla scuola in veste di candidato mi riservo di partecipare alle iniziative organizzate dal Pd, specie quelle sui temi che costituiscono la ragione della mia candidatura"

Il liceo linguistico è stato creato dodici anni fa senza mai avere una propria sede. Qual è la sua valutazione?

"La decisione fu presa dagli organi territoriali quando ero ancora insegnante a Napoli e non vorrei commentare ciò che non conosco nei dettagli, ma so bene che è stato un problema. In generale, la questione degli spazi carenti, soprattutto per le scuole superiori, riguarda tutta la provincia. Con il Pnrr, e in effetti già prima, si è registrata una svolta a livello territoriale nell’attenzione verso l’edilizia scolastica, ma ci sono purtroppo da recuperare carenze di pianificazione accumulate lontano nel tempo, sin dall’epoca della prima Repubblica".