REDAZIONE CESENA

Raccolta differenziata . Cesena raggiunge l’83,6%

Rifiuti, nel 2023 una percentuale tra le più alte in Italia rispetto alla media nazionale del 66%. La nostra provincia con l’81,7% è la seconda in regione .

Rifiuti, nel 2023 una percentuale tra le più alte in Italia rispetto alla media nazionale del 66%. La nostra provincia con l’81,7% è la seconda in regione .

Rifiuti, nel 2023 una percentuale tra le più alte in Italia rispetto alla media nazionale del 66%. La nostra provincia con l’81,7% è la seconda in regione .

Il rapporto annuale Ispra, che si occupa della raccolta dati relativa alla gestione dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata su base nazionale, ha reso nota la crescita effettiva della Regione Emilia-Romagna per ciò che riguarda l’ecosostenibilità. La nostra regione si è difatti classificata al secondo posto nel 2023 per la percentuale di raccolta differenziata (77,1%), alle spalle solamente del Veneto. Il dato dell’Emilia-Romagna ha superato di gran lunga la media nazionale, pari al 66,6%.

Ottimi numeri anche per il territorio provinciale di Forlì-Cesena che ha registrato, a sua volta, la seconda percentuale di raccolta differenziata più alta tra le province emiliane e romagnole con l’81,7%, dietro soltanto a quella di Reggio Emilia (83,3%). Nel comune di Cesena, nello specifico, è stata raggiunta durante il 2023 una percentuale pari a 83.60%, a conferma del trend di costante crescita manifestatosi negli ultimi anni.

L’assessore alla Sostenibilità Ambientale e Trasparenza del comune di Cesena, Andrea Bertani, sottoline l’impegno con cui l’Amministrazione ha agito negli ultimi anni per raggiungere il soddisfacente risultato. "A Cesena – dice l’assessore -, nel 2023 abbiamo raggiunto l’83.60% di raccolta differenziata, che conferma il trend positivo degli ultimi anni. Dal 2019 al 2021 si è passati dal 68 al 78% a causa dell’inserimento della raccolta porta a porta, differente tra le varie zone del comune: in alcune di esse si parla di raccolta porta a porta integrale, mentre in altre riguarda solo l’indifferenziata e l’umido. Dal 2021 ad oggi, invece, abbiamo registrato un’ulteriore crescita dal 78 all’83% per via dell’introduzione della Tariffa Corrispettiva Puntuale, divisa da una parte in una quota fissa da pagare e dall’altra in una cifra legata al numero degli svuotamenti di indifferenziata svolti".

"Ci siamo posti obiettivi per i quali siamo vicini al raggiungimento – prosegue Bertani –, in particolare la riduzione del rifiuto indifferenziato pro capite dove c’è grande impegno da parte dei cittadini, della politica e dei gestori. Al contempo stiamo portando avanti iniziative pilota come la stoviglioteca, dove è possibile reperire materiale riutilizzabile per gli eventi pubblici. Insieme ad Atersir, infine, abbiamo in programma un progetto per combattere l’eccessiva produzione di rifiuti". "Dobbiamo lavorare sulla riduzione della quantità di rifiuti prodotti - conclude l’Assessore -, anche se i primi risultati si stanno vedendo. Sta infatti calando il rifiuto pro capite: siamo arrivati a 640 chili per abitante all’anno, quando nel 2019 partivamo da 750".

Giacomo Lippi