Residence Alessandra, continua il braccio di ferro

Nella struttura a Ponente rimane solo un appartamento occupato abusivamente da una coppia straniera. Il nuovo gestore: "Impossibile andare avanti così".

Residence Alessandra,  continua il braccio di ferro

Residence Alessandra, continua il braccio di ferro

di Giacomo Mascellani

A Cesenatico continua a tenere banco il problema dell’occupazione abusiva di una parte del Residence Alessandra. Nella palazzina in via Caboto all’angolo via Sciesa, nel centro della zona Ponente di Cesenatico, i nuovi gestori sono quasi riusciti a risolvere la questione, ma quel ’quasi’ paradossalmente rischia di far saltare la stagione alla struttura ricettiva alberghiera. Infatti su sedici alloggi, ce ne sono 15 che sono già liberi, ma quello ancora occupato pesa come un macigno e di fatto impedisce di lavorare e di mantenere il decoro che un’azienda turistica deve giustamente avere. Gli abusivi rimasti sono una coppia di rumeni, i quali occupano un appartamento senza alcun titolo, vantando dei diritti infondati.

Da settimane ormai è in atto un braccio di ferro dove paradossalmente gli abusivi riescono sempre ad avere la meglio. Hanno infatti cambiato la serratura di un bene non di loro proprietà, sono stati denunciati ai carabinieri per occupazione abusiva, hanno ricevuto uno sfratto, hanno sottratto la corrente elettrica e l’acqua manomettendo le centraline; tuttavia rimangono indisturbati in questo appartamento a due passi dal mare. La ragazza rumena è stata vista prostituirsi sulla Statale e nell’alloggio occupato c’è un viavai continuo di persone anche a tarda ora. Prostituirsi non è un reato, ma sfruttare e favorire la prostituzione sì. Il compagno della ragazza probabilmente ha valutato anche questo, perchè avendo sul collo diverse denunce ed i carabinieri che lo tengono d’occhio, se dovesse essere colto in flagranza di reato, rischierebbe di finire in carcere per un bel po’ di tempo.

Così nelle ultime settimane è comparso un altro giovane che frequenta l’alloggio e in qualche maniera lo protegge. Pensate che il nuovo gestore, che da un mese e mezzo ha preso in affitto il residence dal proprietario, non può nemmeno disporre liberamente degli spazi comuni, come lui stesso ci racconta: "Ci siamo trovati con mobili ed oggetti ingombranti collocati sui corridoi, che di fatto impediscono il passaggio e non ci consentono in alcun modo di lavorare. Il ragazzo rumeno ha minacciato chiaramente di non farci lavorare questa estate, se non gli consentiamo di rimanere nell’appartamento occupato abusivamente. Inoltre ci hanno spostato le telecamere che per sicurezza teniamo nei corridoi. Credetemi, è impossibile andare avanti così".