Rissa Cesenatico, parla il giovane ferito "Ho difeso un ragazzo, mi hanno accoltellato"

Nicholas Faggi, il 19enne ferito in piazza Costa, racconta: "Lo stavano picchiando, sono intervenuto per difenderlo"

Le forze dell’ordine in piazza Andrea Costa a Cesenatico dove è avvenuta l’aggressione

Le forze dell’ordine in piazza Andrea Costa a Cesenatico dove è avvenuta l’aggressione

Cesenatico, 11 giugno 2020 - "Voglio giustizia, episodi di violenza di questo tipo non devono più accadere e persone come quelle che ci hanno aggredito in piazza Costa non devono più rimettere piede a Cesenatico". Nicholas Faggi, 19 anni, uno dei due ragazzi di Cesenatico accoltellati nella rissa scoppiata sabato notte in piazza Costa, dice la sua sul grave episodio di violenza e racconta come sono andate le cose.  

Nicholas, lei cosa stava facendo sabato sera? "Io e i miei amici eravamo andati a bere qualcosa in un locale di viale Carducci e attorno all’una meno un quarto ci siamo diretti verso la piazza, dove avremmo incontrato un nostro amico che compiva gli anni, per fargli gli auguri". Poi cosa è successo? "In piazza sotto la ruota panoramica abbiamo visto un gruppo di giovani marocchini e italiani che avevano preso di mira un ragazzino che non conoscevamo, gli davano calci e pugni, davanti e dietro, era un pestaggio; io e un mio amico siamo intervenuti spingendo gli aggressori e così il ragazzino è riuscito a scappare via verso viale Carducci".  

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Quindi lei non era parte attiva della rissa? "No, assolutamente, io e miei amici siamo soltanto intervenuti perché il ragazzino rischiava grosso, aveva il volto tumefatto e gonfio di botte". E le altre persone presenti cosa facevano? "Nulla, c’erano molti adulti che sono rimasti a guardare, altri hanno fatto dei video, è stata una cosa veramente vergognosa". Come ha fatto a prendere una coltellata? "Quando il ragazzino si è liberato della morsa, il branco se l’è presa con me ed il mio amico; a me hanno sferrato un pugno dietro la nuca, poi altri cinque o sei hanno iniziato a picchiare il mio amico. Io a quel punto ho portato via il mio amico e loro hanno portato via uno del branco, ma da un angolo hanno iniziato a rompere e lanciare bottiglie di vetro; poi uno di loro ha tirato fuori un coltello, mi ha conficcato la lama nel gluteo sinistro e ha colpito alla schiena un altro ragazzo".  

Alla fine lei è quello che ha avuto la peggio. "Si, ho perso molto sangue, era un taglio profondo, così mi sono diretto verso un minimarket, ma il titolare mi ha detto "non entrare che sporchi, vai a casa tua"; ci sono rimasto malissimo, fortunatamente una ragazza mi ha soccorso tamponando l’emorragia e un mio amico ha chiamato 118". I testimoni parlano di momenti concitati quando sono arrivati i soccorsi. "L’ambulanza è arrivata in pochi minuti, i sanitari mi hanno prestato le prime cure e mi hanno chiesto le generalità e cosa fosse accaduto; sono stati molto gentili, mi hanno portato prima al Pronto soccorso dell’ospedale di Cesenatico e poi al ‘Bufalini’ a Cesena perché essendo profonda la ferita, dovevano accertare che non vi fossero lesioni gravi, mi hanno tranquillizzato molto e poi mi hanno suturato la ferita che ha una prognosi di 15 giorni, sono stati molto bravi". I carabinieri cosa vi hanno detto? "I carabinieri sono arrivati dopo, con loro hanno parlato i miei genitori e i miei fratelli". Lei conosce i ragazzi che hanno scatenato la violenza? "No, non li ho mai visti e fatico anche a descriverli, perché oltre ad essere dei violenti sono vigliacchi, sferrano calci, pugni e coltellate da dietro". Oltre alla ferita, cosa le rimane di questa brutta esperienza? "Tanta amarezza e tanta delusione, le forze dell’ordine che non arrivavano, gli adulti che guardavano senza fare nulla e filmavano per postare i video sui social, il minimarket che non mi ha soccorso nonostante io stessi perdendo molto sangue; non va bene, non ci siamo affatto". In questi giorni ognuno dice la sua riguardo la rissa, si ascoltano e si leggono commenti di ogni genere, lei cosa ne pensa? "La verità verrà a galla, le telecamere hanno registrato tutto; dei soldi e dei danni che ho subito non mi interessa, voglio soltanto giustizia, certe cose non devono accadere, chi accoltella e picchia i ragazzini deve essere punito e soprattutto non deve più tornare a Cesenatico". Lei si è pentito di aver soccorso quel ragazzino in balia del branco? "No, a pensarci a freddo ho rischiato grosso e mi dispiace che non sia stata garantita la sicurezza, però io sono contento di aver aiutato quel ragazzino che non conosco, lo rifarei e per questo sto bene con me stesso". © RIPRODUZIONE RISERVATA