Superiori, corsa contro il tempo per gli spazi

Alcuni istituti cercano ancora locali per la didattica in presenza. Il preside del Pascal: "Classi numerose, lezioni online a rotazione".

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di Andrea Alessandrini

Con la situazione epidemiologica in evoluzione e quindi suscettibile di modificarsi giorno dopo giorno, prosegue la marcia di tortuoso avvicinamento all’inizio dell’anno scolastico, fissato per il 14 settembre, ma già dal primo del mese prossimo gli studenti promossi con carenze in qualche disciplina dovranno sostenere i percorsi di potenziamento a scuola, in presenza, con gli insegnanti incaricati, in banchi distanziati e con tutte le precauzioni anti-covid. I dirigenti delle scuole superiori si sono incontrati ieri con l’Ufficio scolastico territoriale. Sono state affrontate problematiche come l’organico di fatto del personale Ata, il monitoraggio per l’organico, la validazione di domande per il reclutamento dei docenti, ma quanto alla agognata ripartenza, la situazione resta fluida e in attesa di sviluppi.

Non ha partecipato alla riunione la responsabile per l’edilizia scolastica della Provincia (che ha in capo la spinosa delega) nel territorio cesenate, Monica Rossi, sindaco di Mercato Saraceno: "L’accordo – informa – è che sarò presente quando arriveranno gli aggiornamenti sul trasporto scolastico, dopo che il presidente della Regione Bonaccini ha accolto il mio invito a potenziarlo per permettere agli studenti di essere portati in sicurezza alle scuole". I dirigenti di liceo classico Monti, liceo scientifico Righi, istituto tecnico economico Serra neigiorni scorsi, interpellati dal nostro giornale hanno fatto sapere di aver predisposto l’organizzazione degli spazi nel rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza anti-contagio, per una ripartenza il 14 settembre con tutti gli studenti in presenza scuola, ma negli ultimi giorni sono emerse preoccupazioni relative al comportamento incauto dei giovani in vacanze, assembrati nelle movide e nelle discoteche, che hanno indotto il presidente della Regione Emilia Romagna deliberare la chiusura dei locali e nuovi divieti. Si temono dunque contagi nella fascia d’età di chi fra meno di un mese dovrà riprendere la scuola.

L’Ufficio Scolastico Regionale ha chiesto uno sforzo ai dirigenti per la ripartenza in presenza, ma esistono situazioni con edifici più vetusti ed aule meno capienti. Di proprietà del Comune di Cesena, fino al 1961 ospitava il vecchio ospedale Bufalini, l’edificio dell’istituto tecnico tecnologico Pascal, è quello in città di più antica costruzione e ha una parte degli spazi occupati dai lavori per l’agibilità.

"Ci siamo adoperati – informa il dirigente scolastico Francesco Postiglione – per una ripartenza con gli studenti in presenza, con il trasferimento, visto i lavori in corso in parte dell’edificio, di alcune classi nelle aule del professionale Comandini, che con l’Itt Pascal forma un unico istituto. Il nostro orientamento è di svolgere la didattica digitale a rotazione per alcune classi numerose, con una parte di studenti in classe insieme ai docenti, e l’altra a seguire da casa grazie alla webcam installata nell’aula stessa. La approvazione di questa scelta spetta al Collegio docenti e al Consiglio di Istituto". "Le nostre classi più numerose all’Itt - aggiunge il preside Postiglione - contano 27 studenti. Una dozzina di altre classi dell’Itt troveranno spazio nei locali della media Plauto, concsessi dall’istituto ‘Anna Frank’ e dal Comune di Cesena. Si discute sul fatto sul fatto che sarebbe stata introdotta dal decreto del 10 agosto la possibilità di accogliere in aula gli allievi anche senza il rispetto del famoso metro fra le rime buccali, se non fosse possibile altrimenti, ricorrendo all’uso delle mascherine; in realtà si tratta di una possibilità già concessa dal precedente decreto del 7 luglio. Esiste anche una problematica relativa agli insegnanti cosiddetti fragili, che, in ragione delle loro condizioni di salute certificate come precarie, potrebbero chiedere di non fare lezione in classe, così come è avvenuto all’orale dell’esame di stato, e stiamo attendendo in merito le nuove disposizioni del Miur che si sta confrontando con i sindacati".

Al tecnico economico Serra, intanto, partiranno lavori per l’adeguamento dei due uscite posteriori e l’istituto ‘Curie’ di Savignano avrebbe chiesto al Comune spazi aggiuntivi rispetto a quelli in dotazione.