Cesena, accordo tra Comune e giornalai: "Da qui un esempio per le altre città" FOTO VIDEO

Niente tasse in cambio di funzioni turistiche e burocratiche. È l’intesa firmata tra il Comune e la Fenagi. Presente Andrea Riffeser Monti, presidente Fieg

Da sinistra gli assessori Lorenzo Zammarchi e Christian Castorri; il sindaco Paolo Lucchi; il presidente Fieg ed editore di Qn-ilCarlino, Andrea Riffeser Monti; Graziano Gozi, segretario di Confesercenti Cesenate

Da sinistra gli assessori Lorenzo Zammarchi e Christian Castorri; il sindaco Paolo Lucchi; il presidente Fieg ed editore di Qn-ilCarlino, Andrea Riffeser Monti; Graziano Gozi, segretario di Confesercenti Cesenate

Cesena, 20 dicembre 2018 - Niente più tasse sull’occupazione di suolo pubblico e un un ruolo più importante in materia di informazione turistica. Arriva da Cesena l’azione più concreta (FOTO) in difesa delle edicole e del loro ruolo di difesa della libertà di stampa. Merito di un protocollo d’intesa siglato oggi pomeriggio alla Bibilioteca Malatestiana di Cesena dal sindaco Paolo Lucchi e da Graziano Gozi, segretario di Confesercenti Cesenate in rappresentanza di Fenagi, la Federazione nazionale giornalai. A suggellare l’accordo la Fieg, Federazione italiana editori giornali, rappresentata da Andrea Riffeser Monti (VIDEO), presidente nazionale ed editore di QN, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo.

Matrice dell’accordo cesenate, difatti, è il protocollo d’intesa che la Fieg ha firmato lo scorso ottobre con l’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, proprio allo scopo di sensibilizzare le amministrazioni comunali a sostenere le edicole riducendo i canoni di occupazione del suolo pubblico delle edicole e promuovendo iniziative che ripensino la funzione stessa delle edicole, viste non più solo come rivendite di giornali ma a veri e propri centri polifunzionali di servizi al cittadino.

Per Cesena, che aveva già avviato un percorso simile con gli info-point turistici allestiti nei bar, si tratta dell’avvio di un percorso – ha spiegato Lucchi – che mira a restituire alle edicole l’importanza che meritano in città, restituendone e rafforzandone il ruolo di punto d’incontro per la comunità che hanno avuto in città”. Un patto che, spiega Gozi, “segue quello avviato nel 2015 con la nascita degli Info Point turistici nei bar cittadini”. Non certo un cambio di radice, anzi un suo potenziamento, perché “farà sì che in edicola, oltre che per l’acquisto dei giornali, si possa andare sempre di più e per molti più motivi”. Oltre che le informazioni turistiche, difatti, spiega il sindaco, “ci sarà in futuro la prospettiva di affidare alle edicole anche competenze amministrative, come alcune mansioni svolte oggi dall’anagrafe comunale”.

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Plaude all’accordo il presidente Fieg, Riffeser Monti, auspicando che “l’accordo cesenate, che più di tutti quelli siglati finora coglie e valorizza lo spirito dell’accordo siglato con l’Anci e con il suo presidente Dario Nardella, possa essere considerato un esempio da seguire anche per altri sindaci e altre città italiane”. E a Lucchi, Riffeser Monti ha lasciato anche un’altra proposta: quella di “un ulteriore passo avanti che porti istituzioni, edicole e baristi sedersi a un tavolo per ragionare insieme su come tutelare e difendere la vendita dei giornali a scapito della loro lettura gratuita”. Chissà che non passi da Cesena anche questa novità.