Chiude in centro il forno Bolognese: “Settant’anni felici a fare il pane”

Commovente messaggio affisso dalle titolari. A luglio era morto il fratello Roberto anima dell’impresa

Chiude dopo 70 anni il panificio Bolognese

Chiude dopo 70 anni il panificio Bolognese

Cesena, 26 novembre 2023 – Si chiude a fine dicembre dopo 70 anni l’epopea del panificio Bolognese e i titolari hanno scelto una maniera tenera e affettuosa di annunciare l’addio, con un messaggio scritto dentro la rivendita di via Verzaglia, in pieno centro. "Questa decisione – possono leggere con tristezza i clienti – è nata di fronte ai grandi cambiamenti lavorativi e affettivi che abbiamo subito quest’anno - si legge nel cartello affisso all’interno del locale . Con grande dispiacere, ma con ponderato giudizio la scelta di chiudere. Dal più profondo del cuore ringraziamo voi, cari amici, che ci avete permesso di lavorare con passione e gioia per quasi 70 anni. Ognuno di voi ha fatto parte di questo viaggio ormai giunto al termine. Qui, ci salutiamo e vi abbracciamo con infinita gratitudine. Che la vita vi possa sorridere sempre".

Le sorelle Ombretta, Manuela e Maria Crisitina Reggiani hanno forse ritenuto che scrivendo potessero evitare il groppo in gola che a voce avvertiranno ugualmente rispondendo ai tanti clienti che chiederanno di fare marcia indietro.

"Nei mesi scorsi è morto nostro fratello Roberto, l’anima del forno - spiega Ombretta Reggiani al timone con le sorelle Manuela e Maria Cristina - e gli aspetti gestionali sono diventati troppo complessi. Speriamo che qualcuno oglia dare continuità all’impresa, acquisendola, ma questo mestiere richiede molti sacrifici ed è difficile trovare nuove leve specie tra i giovani". Fu Gaetano Reggiani, provenendo da Bologna, di qui il nome del forno, che 70 anni fa fondò l’attività. Negli ultimi trenta sono subentrati i figli con i nipoti. A luglio è mancato a 56 anni Roberto Reggiani, maestro nell’arte appresa del padre, prodotta con amore e competenza e affinata nei corsi di aggiornamento abbinati all’impegno a favore della categoria nella associazione dei panificatori di Confartigianato.

«Gaetano Reggiani, il fondatore – mette in luce Confartigianato - insieme a Ubaldo Placuzzi e Gilberto Sbrighi negli anni Cinquanta fu in città tra i maestri fornai pionieri della rappresentanza della categoria,sempre in prima linea per promuovere la genuinità delle produzioni. Il figlio Roberto ha proseguito il percorso sulla strada maestra del padre e con le sorelle e nipoti è stato protagonista di una grande storia d’impresa cittadina. Spiace immensamente che un’impresa fiorente e così amata dai clienti, punto di riferimento per tutto il centro, debba chiudere e la speranza è che sia possibile trovare qualcuno pronto a rilevarla per evitare una perdita che lascerebbe un grande vuoto".