Cesena, ecco come si blinda il terzo posto

Tra pregi e difetti, la squadra di mister Viali ha comunque a disposizione tutto l’occorrente per assicurarsi un’ottima posizione nei playoff

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Un terzo posto di ‘proprietà’, è stato anche in coabitazione, dalla tredicesima giornata; alla decima è stata bianconera addirittura la seconda piazza; il campionato del Cesena è da protagonista tra difetti e pregi. I primi vanno attutiti, i secondi ingigantiti in questa volata finale a cinque giornate dal termine per la terza piazza, l’unica rimasta disponibile per avere ai playoff vantaggi concreti saltando i primi due turni.

Il pregio. Quello bianconero più evidente è di sapersi rialzare in fretta, in ogni momento, da ogni botta, anche da quelle che fanno barcollare. Dopo l’anonimato di Pescara e le sconfortanti prestazioni (al di là dei risultati) di Pontedera e Pistoia, il primo tempo contro la Reggiana (che al Manuzzi ha lasciato probabilmente ogni sogno di gloria diretta) è stato perfetto come intensità, atteggiamento, aggressività, un 4-4-2 che ha sorpreso i granata. Il difetto? Avere segnato solo due reti. E poteva costare molto caro; nella ripresa la conferma è stata puntuale.

Apnea. Il Cesena ci finisce spesso, di gamba e di testa, nel secondo tempo è stato divorato dalla Reggiana; bianconeri spaesati, remissivi, ingenui in difesa sovrastati da un avversario fortissimo che si giocava tutto. Ma non va dimenticato che nell’assedio subito, la prima e l’ultima occasione del tempo sono state romagnole e clamorose e non è da sottovalutare.

Forze fresche. Servono assolutamente, Viali le dovrà gestire al meglio; le ha e le avrà. I ritorni di Missiroli e Rigoni possono dare tanto, ancora di più quello di Mulè ko da tre mesi, il migliore difensore in organico. Inoltre lunedì sera Pittarello e Freiser hanno dimostrato caratteristiche utili.Il primo fisiche e da battaglia, di riferimento, l’austriaco non è il centrocampista di gamba e qualità che sarebbe servito, però certi ingredienti li ha eccome anche se in un’altra posizione del campo.

Viali. I cambi potevano essere gestiti meglio, ma la Reggiana stava dando tutto ed è fortissima, Pierini e Bortolussi sono da togliere solo quando non respirano più però è anche vero che le alternative erano contate. Il tecnico ha azzeccato comunque il primo tempo, snaturando quello che si aspettava il nervoso mister emiliano Diana, inventando soluzioni innovative.

Rendimento costante. Un po’ di alti e bassi ma complessivamente un rendimento costante o quasi: 59 punti, due lunghezze in più del Pescara quarto e tre dell’Entella quinto. In una giornata da calendario molto impegnativa per non perdere terreno sulla concorrenza, addirittura si è aggiunto qualcosina. Trentaquattro sono stati ottenuti in casa (unica sconfitta il 29 settembre 1-2 con il Modena), 25 in trasferta, in tutto 16 successi, 11 pareggi, sei sconfitte, 44 reti segnate, 25 subite. I limiti ci sono, i pregi pure, c’è tutto per conservare la terza piazza: Fermana, Montevarchi e Siena fuori, Entella e Carrarese in casa gli ostacoli.