Cesena, in Coppa brinda e passa il Rimini

Bianconeri sconfitti ed eliminati. Santini segna una doppietta, Brambilla accorcia ma Galeotti nega il gol a Udoh e a Francesconi

Migration

Rimini

2

Cesena

1

RIMINI (3-5-2): Galeotti, Tofanari, Pietrangeli (26’ st Laverone),Gigli, Panelli, Delcarro (26’ st Eyango), Tanasa, Rossetti, Haveri (34’ st Regini) Mencagli (20’ st Vano), Santini ( 20’ st Accursi). A disp. Zaccagno, Pasa, Tonelli, Gabbianelli, Acquistapace, Lo Duca, Rosso, Serpe, De Rinaldis. All.: Gaburro.

CESENA (3-4-1-2): Lewis, Kontek, Lepri, Mercadante, Zecca (26’ st Albertini), Brambilla, Francesconi, Adamo (26’ st Coccolo), S. Shpendi (39’ st Chiarello), Ferrante, C. Shpendi (39’ st Udoh). A disp. Tozzo, Pollini, Saber, Ciofi, Corazza, Prestia, De Rose, Calderoni, Pieraccini, Lilli, Elefante. All.: Toscano.

Arbitro: Giaccaglia di Jesi.

Reti: 23’ pt Santini su rig., 7’ st Santini, 9’ st Brambilla.

Note: espulso Toscano all. Cesena; ammoniti Kontek, Mencagli, Pietrangeli, Santini; spettatori 2000 circa; angoli 8 a 3 per il Cesena; recupero 1’ e 4’.

di Daniele Zandoli

Il Rimini non vinceva un derby di Romagna al “Neri” da 15 anni, dagli anni storici di Castori e Acori. Ci riesce e vendica la sconfitta subita all’alba del campionato grazie alla doppietta del bomber Santini, schierato dall’inizio da Gaburro, uno che il match lo voleva vincere davvero. Cambiando 7 undicesimi di chi ha giocato sabato (Toscano li ha cambiati tutti), sorprendendo con un inedito 3-5-2 invece del 4-4-3. Guadagna così il pass agli ottavi di Coppa Italia di Lega Pro mentre agli 800 tifosi bianconeri non resta che l’applauso della squadra alla fine. Pochino, viste le valenze che queste partite hanno nel loro animo.

Alla vigilia Toscano nasconde con la solita parsimonia di indicazioni le sue reali intenzioni, deve rinunciare a Minelli, Celiento e Bianchi e a Bumbu, in Francia per un grave lutto. Schiera il suo 3-4-1-2 e tiene in panchina i titolari in vista del big match di sabato contro il Gubbio. Che non sfigurano, intendiamoci, ma volete mettere la rognosa pressione di Saber e De Rose con la signorile aggressione di Brambilla, peraltro dignitoso interprete e autore di uno splendido gol? Il Rimini vince perché sfrutta due episodi favorevoli, un rigore molto generoso (veementi le proteste, espulso Toscano) e una colossale dormita della difesa nel el secondo timbro di Santini. Ma anche perché Galeotti sfodera un paio di interventi da campione nella ripresa. Lui e Santini i migliori in campo in un derby vissuto sui nervi, soprattutto dopo la concessione del rigore e nella ripresa quando ha avuto buon gioco l’ostruzionismo dei padroni di casa.

L’episodio che indirizza la partita è al 24’: corner per i padroni di casa, Santini in area sembra tirarsi dietro l’inesperto Francesconi e l’arbitro concede il rigore che il bomber trasforma. Un minuto dopo Stiven cerca l’incrocio con un pallonetto, Panelli devia di testa sulla linea. Nella ripresa il Rimini raddoppia subito. Haveri si beve Kontek e Lepri e dal fondo passa a Santini libero come un passero a centro area per il facile tocco in gol (8’st). Tre minuti dopo Brambilla rimette in partita il Cesena, splendido colpo di testa a centro area su cross di Mercadante. Pare lo squillo di tromba per il recupero ma il portiere riminese nega il pareggio con due splendide parate su Francesconi al 16’ e su Udoh al 49’. Ora avanti col campionato, la Coppa è persa, ma perderla a Rimini fa male.