La gestione del caso tra club e tifosi può decidere la stagione

Ora, al di là di come la si pensi, la questione di essere in un campionato professionistico vale sempre. Chi di mestiere fa il calciatore, o l’allenatore, o il preparatore dei portieri, deve mettere in conto di incontrare mare mosso. Quanto meno come fa qualunque lavoratore ogni mattina mettendosi la porta di casa alle spalle.

In questa faccenda le opinioni dei tifosi erano arcinote: il club ha fatto una scelta che ha motivato e rivendicato. Legittimo, ovviamente. Come legittima è stata la protesta di chi paga il biglietto. Uno pari e palla al centro.

La differenza la farà quello che succederà ora. Perché una squadra che vuole andare in B deve sbagliare pochissimo e per riuscirci essere in una barca dove tutti remano dalla stessa parte è decisamente utile.

Scalabrelli è tornato a indossare la maglia del Cavalluccio dopo 22 anni, assicurando di non avere avuto alcun dubbio sulla scelta, di essere lusingato dell’opportunità e motiviatissimo a far bene, consapevole del fatto che il suo arrivo dovrà rappresentare un valore aggiunto per la squadra. Bene. Lo dimostri coi fatti.

Domani il Cesena giocherà a Pesaro e dovrà vincere. La settimana successiva ospiterà l’Alessandria e dovrà vincere. E così fino alla fine. Da qui alle porte dell’estate è lunga: serve trovare un compromesso. O serve avere un gruppo con la pelle di granito, che nelle difficoltà rende il doppio.

Luca Ravaglia