Lama e Sanguinetti, esempi per il Cesena Triathlon

Il primo debutterà in Spagna nella sua prima gara paralimpica internazionale, il secondo invece parteciperà in Romania ai Mondiali di Duathlon

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di Luca Ravaglia

Prima il nuoto, poi la bici e alla fine la corsa. Non serve spingersi fino alle massime distanze degli ’ironman’ per rendersi conto che il triathlon è uno sport per atleti col pelo sullo stomaco, che fin da bambini e ragazzi si cimentano con un metodo di allenamento ’sui generis’, fisici e mentali, che aiutano il corpo a crescere in maniera sana e completa e la mente a cimentarsi con sfide non di tutti i giorni.

Un freno alla partecipazione? No, niente affatto, anzi un incentivo a scegliere un mondo nel quale ci si può addentrare anche per gradi, attraverso lo spirito delle multidiscipline, pensato per incentivare gli atleti ad aggiungere progressivamente a una specialità magari ormai collaudata, anche qualcos’altro di complementare ma non per questo meno importante. La strategia in effetti paga, come dimostrano le ambizioni del sodalizio Cesena Triathlon, intenzionato quanto meno a raddoppiare nel breve termine le adesioni dei circa ottanta giovani atleti che sono attualmente tesserati. E ai quali si aggiunge poi tutta la galassia dei ‘veterani’ di ogni età.

Un ulteriore incentivo motivazionale è rappresentato dagli ottimi modelli che le giovani leve si trovano davanti, dal momento che due atleti del club, Andrea Sanguinetti e Manuel Lama (nella foto a destra, Lama ha la maglia bianca), sono in procinto di partire rispettivamente per la Romania e la Spagna in vista di due gare internazionali. Sanguinetti parteciperà ai campionati del mondo di Duathlon (corsa, bici, corsa) in programma a Targu Mures, con l’intento di mettersi alla prova in un contesto in parte inedito: cresciuto nel mondo dell’atletica, ha scoperto la bici per cause di forza maggiore, dovendo tenersi in allenamento durante i periodi successivi a una lunga serie di infortuni: quella che era inizialmente una semplice routine di mantenimento muscolare, si è trasformata con il passare delle settimane in una vera e propria passione. Il suo curriculum è sterminato e comprende una lunghissima striscia di vittorie giovanili: nel 2009 ottiene il record italiano sui 3000 siepi in 9’08’’69, partecipando ai Mondiali allievi di Bressanone sui 2000 siepi e vincendo a Grosseto il titolo italiano allievi. A dicembre 2009 è secondo alle Gymnasiadi di Doha mentre nell’agosto 2010 è argento ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi. Nel 2011 è oro nella sua fascia d’età ai campionati italiani giovanili di Bressanone sui 3000 siepi. Vincitore del concorso per atleti della Polizia di Stato nel 2011, nell’estate dello stesso anno durante un allenamento subisce la frattura del femore, iniziando così un lungo percorso di fatto di riabilitazioni e ritorni da protagonista.

Manuel Lama inizia a praticare ciclismo, poi però per ragioni di salute decide di allontanarsi dalla sport: "E’ stato un periodo nero, nel quale tutto mi sembrava troppo grande per me; poi però mi sono accorto che la disabilità mi ha permesso di avere grandi opportunità, che ho tutte le intenzioni di sfruttare: confrontarmi coi ragazzi è un forte stimolo sia per me che per loro, serve a dimostrare coi fatti che non è mai tutto perduto". Dopo aver conquistato il titolo italiano di duathlon al debutto, in Spagna disputerà la sua prima gara paralimpica internazionale.