Tanti bei segnali pure in classifica La vetta si riavvicina

Nel pomeriggio in cui tutto sembrava congiurare contro il Cesena, salta fuori una serie di importanti risvolti che lo rende da incorniciare. Prima di tutto la vittoria sulla Vis Pesaro che aveva appena cambiato l’allenatore e che proprio per questo era molto insidiosa. Poi il campo, semplicemente impraticabile e l’arbitraggio, insufficiente a prescindere dal rigore concesso per lo ’svenimento’ di Fedato. Avrebbe potuto costare caro, ma non per il Cesena indomito del ’Benelli’. E poi le altre, Reggiana bloccata in casa dall’Olbia e il Gubbio, inchiodato a reti inviolate dalla Torres. Così la distanza fra Cesena e le prime si riduce di due lunghezze.

Nella battaglia di Pesaro si sono visti spirito e cuore, segno che Toscano ha toccato le corde giuste nello spogliatoio e anche nel confronto con gli ultras per il ’caso Scalabrelli’. Lui ha detto che conta il campo, che non gli interessa quanto successo venti anni fa e che se durante un match durissimo e combattuto, quando la squadra ha bisogno dell’aiuto dei suoi tifosi, salta su il coro contro il preparatore dei portieri lui ha diritto di arrabbiarsi. In un pomeriggio che potrebbe invece diventare determinante per l’autostima della squadra e di alcuni elementi nel prosieguo del campionato. Bianchi e Ferrante, ad esempio, sono parsi leonini come e più degli altri. La mezzala combattendo su ogni palla come raramente abbiamo visto. L’argentino prima confeziona l’ennesimo assist da buttare dentro, stavolta a favore di Stiven Shpendi, poi combatte come un ossesso per tutto il match. Non segna, ma quanto è prezioso. Al termine è stato il più abbracciato di tutti. Insomma, questo Cesena ha mostrato gli attributi, contro tutto e tutti. Buon segno.

Daniele Zandoli