
di Lorenzo Monachesi
"Il concerto a Civitanova? Sarà un botto enorme, altrimenti sarei rimasto a casa". Al Bano dà appuntamento alle 21.30 di oggi al Varco sul Mare e chissà, forse si arrampicherà sul pilastro del palco come ha fatto di recente a Pomigliano d’Arco. "Ma sono 60 anni che salgo sui tralicci – aggiunge – e se ne accorgono solo ora".
Al Bano, ’Nel Sole’ è stato il suo primo successo, ma quanta strada ha fatto prima che arrivasse la popolarità?
"Il 5 maggio 1961 sono partito da Cellino San Marco e nel 1967 ero il numero uno con Nel Sole. Nel frattempo avevo maturato esperienza con Celentano, ho aperto i concerti dei Rolling Stones, ho partecipato a sette Voci di Pippo Baudo".
Quali sensazioni deve provare per capire se una canzone può fare breccia tra la gente?
"Devo sentire un brivido così come è successo con Pensando a te o Io di notte, l’ho avvertito anche quando Maurizio Fabrizio mi ha letto il testo È la mia vita".
Qual è il suo brano che la emoziona di più quando lo canta perché fa affiorare certi ricordi?
"Ascoltatemi e lo direte voi. Per me è difficile dirlo perché ogni canzone fa parte della mia storia e ogni singola pagina è vitale".
Cosa ha preparato per oggi?
"Il mio copione è il pubblico, capto le sue richieste e svolgo il tema. Vivo ogni concerto come un esame".
Qual è la canzone che non può non fare in un live?
"Nel Sole, un paio di volte ho provato a non cantarla perché sentivo che la voce non era quella giusta. Ma non c’è stato niente da fare e ho ceduto".
Lei è tra gli artisti ad avere partecipato più volte al Festival.
"Io ho la sanremite acuta. Per noi il Festival era come il natale pagano, non avevamo niente se non le canzoni da cantare che ci facevano evadere. Aspettavo con ansia quei giorni perché sai che c’è qualcosa di bello come quando Modugno, che era di una paese vicino al mio, ha vinto con Nel blu dipinto di blu. Nel mio paese c’erano due televisori: uno nella sede della Dc e l’altro in quella del Pci, io mi infilavo dove trovavo spazio. Ebbene, quando Modugno ha vinto mi sono ripromesso che sarei arrivato su quel palco".
Ci sarà Al Bano a Sanremo nel 2024?
"E perché no".
Del resto ha un conto aperto in quanto ’Di rose e di spine’ non è stata ammessa alla finale?
"Ho un conto aperto con quella giuria di qualità considerando che la canzone è stata scritta da Maurizio Fabrizio. Mi hanno cacciato alla prima serata, ma guardando le varie eliminazioni sono in bella compagnia, e poi mi sono tolto una bella soddisfazione quando Elisabetta Sgarbi mi ha chiesto di volere quel testo come sigla della Milanesiana".