
Fast Animals and Slow Kids "Con La Corelli sarà un sogno"
Intimisti e passionali, tumultuosi e introspettivi, i Fast Animals and Slow Kids guidati dal cantante Aimone Romizi sono la perfetta rappresentazione della rock band che costruisce la propria carriera (e la propria credibilità), ‘sulla strada’. Niente ammiccamenti pop, ogni disco è una ventata di pura energia. Atmosfere elettriche che sabato 22 luglio incontreranno, per una notte, una delle giovani orchestre italiane più importanti, LaCorelli, per un concerto al Pavaglione di Lugo (ore 21.30) all’interno del Ravenna Festival.
Cosa significa per una rock band suonare insieme a una orchestra?
"Significa inseguire una aspirazione, quella a creare un amalgama tra gli strumenti e le atmosfere del rock e la dimensione orchestrale. Quando hai a disposizione una formazione di grandissimo prestigio come La Corelli, devi concentrarti solo sul suono. Non hai bisogno di scenografie, di effetti, devi essere in grado di suonare all’unisono, come se fossimo un unico gruppo, molto particolare, certo, e non solo l’incontro tra due linguaggi differenti. Dal punto di vista umano, semplicemente, è il coronamento di un sogno".
Come cambieranno i brani dei Fask?
"Lavoreremo in due direzioni. Da un lato l’orchestra renderà ancora più potente il nostro rock, lo esalterà, vorremmo che il risultato fosse un ‘muro di suono’, capace di generare un impatto fortissimo sul pubblico, che si sentirà travolto dalle note. Pensiamo a interventi incalzanti delle sezioni di archi e di fiati, che avranno il compito di diffondere pura energia. Ma l’idea è anche di fare dell’Orchestra lo ‘strumento’ per dare un aspetto ancora più riflessivo ad alcuni brani".
A proposito, avete giù deciso che canzoni eseguirete?
"Ci saranno tutti i brani più importanti di una carriera iniziata nel 2008, sino a quelli contenuti nell’ultimo album, E’ già domani. Mentre lavoravamo alla scelta delle canzoni da eseguire con La Corelli, ci siamo accorti di come la scrittura orchestrale abbia sempre fatto parte del nostro lavoro. Alcune composizioni sembravano nate per un ensemble più vasto. Arriviamo comunque all’appuntamento di Ravenna forti della collaborazione con il Maestro Carmelo Patti, direttore d’orchestra, che lo scorso anno sempre a Ravenna Festival ha diretto LaCorelli insieme alla Rappresentante di Lista".
Come convincere un ascoltatore di musica classica a venire ad ascoltare il vostro concerto a Ravenna Festival?
"Invitandolo all’esplorazione di territori diversi. Scoprirà che il rock è musica dalle forti connotazioni culturali e l’esperimento che faremo dimostrerà che i confini tra i linguaggi artistici sono fatti per essere attraversati" Pierfrancesco Pacoda